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Tentativo di truffa ad automobilista, nei guai due romeni

Due cittadini rumeni sono stati denunciati dalla Polizia perché resisi autori di un tentativo di truffa a carico di un’automobilista sulla complanare sud rivelatasi essere una donna poliziotto in borghese.

Tutto ha inizio nel pomeriggio di ieri allorchè la poliziotta, transitando con il proprio veicolo sulla complanare sud, notava una macchina ferma nella piazzola ed un uomo che gesticolava. Temendo che vi fosse un problema e nel rispetto delle funzioni ricoperte, la donna si fermava, chiedendo cosa fosse, e l’uomo, risultato essere un rumeno, spiegava di essere in transito verso il nord per raggiungere la moglie con problemi di salute, di essere rimasto senza benzina e di non aver banconote in euro per fare rifornimento, mostrando diverse banconote rumene ed esibendo anche la carta d’identità rumena.

Nel frattempo, la poliziotta notava che, all’interno del veicolo, vi era un altro uomo rimasto seduto.

La poliziotta, data l’esperienza quotidiana nel controllo del territorio, cominciava a sospettare che fosse un tentativo di truffa ai suoi danni. Pertanto, chiedeva come mai non avesse chiamato la polizia per segnalare il problema e l’uomo riferiva di non voler chiamare la Polizia perché irregolare. La donna, allora, al fine di richiedere l’intervento del personale del Commissariato, si allontanava riferendo che avrebbe chiamato un amico per portare i soldi necessari.

L’uomo, che era rimasto sul veicolo, però, vedendo tale gesto, suonava il clacson richiamando l’attenzione dell’altro che risaliva velocemente sul veicolo e ripartivano. La poliziotta, vista la reazione, nel mentre forniva le necessarie indicazioni ai colleghi, si poneva all’inseguimento del veicolo che, dopo alcuni chilometri, veniva raggiunto dagli agenti della Squadra Volanti e fermato in via G. Bruno.

Dopo la prima identificazione di entrambi gli occupanti il veicolo, V.G. di anni 45, e M.F. di anni 37, entrambi rumeni, i poliziotti conducevano i due rumeni in Commissariato. Dagli accertamenti emergevano che gli stessi, nei mesi passati, si sono resi responsabili di numerose truffe per lo più a carico di donne e per questo più volte denunciati e raggiunti dal provvedimento di divieto di ritorno. A riprova dell’intento truffaldino, un attento controllo effettuato dai poliziotti consentiva di verificare che l’uomo seduto sul lato passeggero, rimasto a bordo del veicolo al momento del tentativo di truffa sulla complanare, aveva dentro al portafoglio addirittura una cifra pari a circa 1000 euro.

Pertanto, gli agenti procedevano, nei confronti dei due soggetti, al deferimento all’autorità giudiziaria per il tentativo di truffa messo in atto, nonché a notificare il provvedimento idoneo per l’allontanamento dal territorio del comune di Senigallia per tre anni.