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Truffa casa fantasma a Senigallia, due persone deferite

Ancona, la polizia aiuta una donna a recuperare i propri beni in casa
Ancona, la polizia aiuta una donna a recuperare i propri beni in casa

Con la stagione estiva ormai in corso, la Polizia è costantemente impegnata nelle consuete attività di prevenzione e contrasto che attengono a quelle che sono le condotte classiche dei malfattori in località turistiche: truffe e furti.

Su questo fronte le attività di indagine condotte dal personale del Commissariato di P.S. di Senigallia hanno già portato a far emergere specifiche responsabilità a carico di alcuni soggetti.

Dopo il primo episodio di truffa per affitto di una casa fantasma a carico di due soggetti, scoperto nel mese di giugno, pochi giorni addietro si è verificato un altro episodio a carico di una donna residente in provincia di Ancona e decisa a trascorrere le vacanze a Senigallia nel periodo di fine giugno. La donna ,infatti ,tramite un sito , prendeva contatti con un uomo che diceva avere la disponibilità di un appartamento sul lungomare Mameli e di offrirlo in affitto  alla somma di circa 1000 euro. La donna si mostrava interessata e dopo aver fornito i propri dati chiedeva come fare per bloccare l’appartamento. L’uomo le forniva i riferimenti su cui effettuare il versamento assicurandole che era tutto a posto. La donna provvedeva ad effettuare il bonifico, pari a euro 400, e dopo aver contattato l’uomo si accordavano per sentirsi in prossimità della data in cui la donna si sarebbe recata a Senigallia. Ma il giorno convenuto l’uomo non rispondeva al telefono ed il giorno in cui iniziava il periodo di affitto, la donna si recava avanti l’appartamento. Qui , non trovando nessuno che potesse fornire informazioni , chiedeva ad una condomina e questa riferiva che , giorni prima, si erano già recate altre persone cui era stato affittato l’appartamento ma che in realtà si era trattata di una truffa.

La donna dunque si recava presso l’Ufficio Mobile della Polizia- che durante questa stagione viene utilizzato nelle zone a maggior presenza turistica della città per fornire le prime informazioni e indicazioni a turisti in caso abbiano subito reati- e successivamente si procedeva a raccogliere la denuncia che dava avvio alle indagini.

Di seguito agli accertamenti effettuati, gli agenti risalivano all’identità dei truffatori che risultavano essere un uomo, M.L.A. di anni 30, ed una donna rumena, A.M.B. di anni 25 entrambi gravitanti nel bolognese. I due venivano deferiti all’autorità giudiziaria.