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Tunisino ubriaco rapina bar: arrestato ad Ancona

Polizia

Verso le ore 03.00 odierne  la locale S. O. inviava il personale delle Volanti in questa via Marconi,  in quanto tramite telefonata giunta su linea telefonica 113, era stata segnalata una persona armata di pistola che, dopo aver minacciato il titolare ed alcuni clienti di un locale pubblico si era poi allontanata a bordo di un’autovettura di grossa cilindrata, in direzione della locale Stazione Ferroviaria.

I poliziotti delle Volanti si dirigevano verso la zona e si mettevano alle ricerche della vettura indicata percorrendo via Marconi, oltrepassando Piazza Rosselli e dirigendosi lungo la via Flaminia, rimanendo sempre in contatto radio con la Centrale Operativa, cercando di circoscrivere la zona per chiudere la via di fuga al ricercato.

Nel contempo la vittima continuava con il suo racconto riferendo che l’uomo, di etnia straniera, dopo essersi appoggiato al bancone ed aver consumato alcune birre, al momento di pagare, aveva estratto una pistola e puntandola al titolare del locale gli aveva chiesto i soldi. A questo punto due avventori del locale intervenivano cercando di fermare ed allontanare l’uomo armato. Quest’ultimo si divincolava ed iniziava a puntare l’arma anche in direzione degli altri clienti, quindi si dava alla fuga su una macchina di grossa cilindrata.

Le Volanti in questa via Giordano Bruno riuscivano a rintracciare l’autovettura e a fermarla dopo un breve inseguimento. Lo straniero che era alla guida si chiudeva all’interno e solo grazie alla professionalità degli agenti si riusciva ad aprire l’auto per farlo scendere. Il soggetto tentava di colpire gli operatori con testate, calci e pugni.

L’uomo, D. M., tunisino classe 1967 con precedenti di Polizia, veniva così condotto in Questura e sottoposto ai rilievi di rito. All’interno dell’autovettura veniva  rinvenuta la pistola a gas sprovvista di tappo rosso con cui aveva minacciato il titolare del bar e addosso al rapinatore, agganciato alla cintura dei pantaloni, un moschettone “tirapugni” con inseriti due coltellini a serramanico nonché la refurtiva.

Il soggetto, inoltre, era in evidente stato di alterazione psico-fisica probabilmente dovuto all’abuso di sostanze alcoliche e, sottoposto all’apposito test, risultava avere un tasso alcolemico pari a 2,0 g/l..

Accertati i fatti, si procedeva quindi all’arresto di D.M. per aver commesso i reati di rapina aggravata, resistenza a Pubblico Ufficiale e porto abusivo di armi od oggetti atti ad offendere. Veniva altresì denunciato in stato di libertà ai sensi dell’art. 186 CDS per guida in stato di ebbrezza alcolica