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Universita’ Politecnica, Terminata Missione in Perù

Universita Politecnica delle Marche
Universita Politecnica delle Marche

ANCONA 6 DIC. Si è appena conclusa la missione italiana in Perù, che dal 2003 opera per la conservazione e la valorizzazione del sito archeologico del Chan Chan sulla base di un Accordo con il Ministero de Cultura. La missione è diretta da Roberto Orazi e Francesca Colosi del CNR – ITABC di Roma e si svolge in stretta collaborazione con il Dipartimento Ingegneria Civile, Edile e dell’Architettura dell’Università Politecnica delle Marche. Lo scopo principale della missione è la tutela del sito archeologico pre-colombiano di Chan Chan, dal 1986 iscritto nella lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO ed il più grande al mondo in terra cruda, situato al nord di Lima, nella città di Trujillo.

Gli obiettivi principali della missione di quest’anno, che si è svolta durante tutto il mese di Novembre 2015, erano due: in primis fornire un corso di alta formazione ai professionisti locali, in secondo luogo l’installazione di un angolo multimediale all’ interno del Museo del Sitio Chan Chan.

Il corso è stato a sua volta diviso in due parti. La prima parte, tenuta da Roberto Gabrielli (ITABC), sull’utilizzo del laser scanner e, più in generale, sulle tecniche di modellazione 3D, per introdurre le tecniche di acquisizione dati in campo. La seconda parte del corso ha fornito una panoramica sulle più avanzate tecnologie di elaborazione e rappresentazione tridimensionale degli oggetti rilevati per una loro successiva musealizzazione; essa è stata tenuta dall’Ing. Roberto Pierdicca, ricercatore del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione. Ormai da anni sul sito del Chan Chan si sono susseguite campagne di rilievo, con vari tipi di strumentazioni, che hanno prodotto grandi quantità di dati. Il tutto è stato organizzato in un GIS e di molte strutture sono stati eseguiti rilievi tridimensionali (Huaca Esmeralda e Huaca Arco Iris) con il coordinamento scientifico della Prof. Malinverni. Purtroppo la vastità del luogo e la non facile e sicura accessibilità spesso a reso non fruibile ai tanti visitatori le scoperte dell’area archeologica, resti che per motivi di conservazione, vengono il più delle volte ricoperti rendendone così impossibile la vista.
Per questo motivo questa seconda parte del corso è stata incentrata soprattutto sulle modalità di visualizzazione dei reperti, ponendo particolare attenzione sullo sviluppo di applicazioni di Realtà Aumentata e ha portato ad allestire un’area del Museo de Sitio al Chan Chan con tecnologie multimediali e interattive.
La settimana di lezioni si è infatti conclusa con la vera e propria installazione di un “Esquina Multimediale”, composto di tre sezioni. Una per la navigazione virtuale del sito, una per la visualizzazione in HD e Anaglifo dei bassorilievi rilevati, ed una per la visualizzazione in Realtà Aumentata di resti archeologici invisibili ai turisti.
Ci auguriamo che questa prima presentazione di prodotti multimedia costituisca l’avvio per la costituzione di un settore permanente di applicazioni virtuali e di realtà aumentata nel futuro ampliamento del Museo de Sitio.