Era il 10 aprile 1892 quando Dolores Prato nacque a Roma da Maria Prato e padre ignoto. Proprio quella questione dell’ignoto portò la madre ad allontanare la bambina. A cinque anni fu mandata a Treia da due zii, lo zio prete e la sorella, e ci rimase fino ai 18 anni. Dolores Prato tornò a Roma, divenne insegnante, giornalista, scrittrice, ma mai dimenticò quel borgo, i paesaggi, le persone, la lingua, gli usi della vita quotidiana. Cominciò a scriverne, cercando nella memoria le storie, le sensazioni, gli incontri. Ne scrisse in uno dei capolavori della letteratura del Novecento, “Giù la piazza non c’è nessuno”, in edizione integrale pubblicato dalla Quodlibet.
Sono passati 130 anni dalla nascita e la città di Treia non ha dimenticato quella bambina e poi ragazza che ha raccontato di quella Treia del primo Novecento, tra il 1897 e il 1910, mostrando anche le ombre tra le pieghe di quei ricordi. Soprattutto non ha smesso di leggere quei libri, farli conoscere nelle scuole, sostenere le traduzioni internazionali in francese, olandese, inglese.
Dell’eredità di Dolores Prato si parlerà a Treia il 22 e 23 aprile al Teatro Comunale con il convegno “DOLORES PRATO, LA MEMORIA È DOMANI. L’EREDITÀ CULTURALE CHE FA CRESCERE LA COMUNITÀ”. Promosso dal Comune di Treia e dal Centro Studi “Dolores Prato”, il convegno è organizzato dall’Associazione Culturale Ev che ne ha curato il progetto scientifico, prima tappa del più ampio percorso culturale GIÙ LA PIAZZA FESTIVAL che insieme alla comunità treiese propone eventi e incontri tutto l’anno.
Il convegno è articolato in tre appuntamenti e in apertura non mancherà il saluto di Ines Ferri e Filippo Ferrari, custodi della memoria di Dolores Prato.
Il primo venerdì 22 alle 15 è sul tema “UNA LUMINOSA RESISTENZA. SGUARDI SU DOLORES PRATO”. Si farà il punto sull’opera di Dolores Prato con i maggiori cultori di Dolores Prato anche alla luce degli inediti, di nuove chiavi di lettura, delle recenti traduzioni. Il tavolo, guidato dalla nota scrittrice Lucia Tancredi, esperta conoscitrice e divulgatrice dell’opera di Dolores Prato, vede gli interventi della saggista e curatrice Elena Frontaloni, le scrittrici Valentina Polci e Stefania Severi, la docente dell’Università di Macerata Carla Carotenuto, Manuel Orazi per la Casa Editrice Quodlibet, Rossana Dedola, scrittrice e ricercatrice alla Scuola Normale Superiore di Pisa.
Sabato 23 alle 9 il secondo appunto sul tema “COMUNITÀ PATRIMONIALE, CAPITALE NARRATIVO, SVILUPPO DEL TERRITORIO”. Guidato da Stefania Monteverde, direttrice artistica del Giù La Piazza Festival e esperta di politiche di sviluppo culturale, si propone di fare emergere il valore dell’eredità culturale per il territorio come capitale narrativo per la crescita della comunità patrimoniale capace di fare tesoro del patrimonio ereditato e del genius loci come risorsa per nuove giovani imprese e nuova crescita. Se ne parlerà con il Segretario Generale della Fondazione Symbola Fabio Renzi, con il rettore dell’Università di Camerino Claudio Pettinari, Silvano Straccini Consulente per le Politiche Museali e Turistiche, Giacomo Andreani founder di Expirit, Enzo Catani vicepresidente del Club per l’Unesco delle Terre Maceratesi, Alessandra Panzini founder di Marchingegno, Francesco Calzolaio Coordinatore di Faro Italia Platform, Sebastian Cocco già assessore alla cultura di Nuoro.
Sabato 23 alle ore 18 al Teatro Comunale “DOLORES PRATO, VOCE EX-CENTRICA”, la lezione spettacolo di e con Lucia Tancredi, con Pamela Olivieri voce recitante e le musiche di Fabio Capponi, a ingresso gratuito per offrire tutti una esperienza di conoscenza e empatia con la l’opera della grande scrittrice.
Per il sindaco di Treia, Franco Capponi, e il vicesindaco e assessore alla cultura David Buschittari, che hanno richiesto il patrocinio della Regione Marche come evento di interesse per tutto il territorio: “I libri di Dolores Prato sono un’eredità preziosa che Treia in questi anni ha saputo valorizzare. Con il convegno vogliamo ricordare i 130 anni dalla nascita di Dolores Prato e condividere con la comunità treiese, il mondo accademico e tutto il territorio le enormi potenzialità di sviluppo che offrono le politiche che investono sul patrimonio culturale”
Per la presidente dell’Associazione Culturale Ev, Marina Peral: “Ringraziamo l’amministrazione di Treia che ha compreso il valore del nostro progetto, non solo un convegno di studi per esperti o celebrazioni formali, ma un progetto di valorizzazione della comunità treiese e del territorio tutto. Il modo migliore per fare memoria di Dolores Prato è guardare al domani.”
Un fine settimana, insomma, tutto dedicato a Dolores Prato con diverse iniziative. Sabato mattina, infatti, in collaborazione col Fai delegazione di Ancona Gruppo di Jesi e Vallesina si svolgerà la “Passeggiata a Treia tra i luoghi di Dolores” (prenotazioni entro il 18 aprile).
Le informazioni per partecipare al convegno sono sul sito www.giulapiazza.it