ANCONA 20 MAG. Ancona, 00.40, un’auto che sfreccia a forte velocità lungo l’asse che porta in città.
L’autista talmente assorto nella sua guida spericolata che non si accorge nemmeno di una Pantera che viaggia nel senso opposto di marcia.
Lampeggianti accesi e subito la Polizia si pone in coda all’utilitaria a cui viene intimato l’alt e costretta a fermarsi in sicurezza in un’area alle porte del capoluogo.
Alla guida un giovane cittadino extracomunitario, classe 1992 sudamericano, che nel declinare le proprie generalità si cala sempre più il cappellino da baseball sul volto come per nascondere i propri tratti agli agenti.
Dopo un tentennamento nel mostrare i propri documenti, il giovane, di fronte alla fermezza dei poliziotti e alle reiterate richieste, mette mano al portafoglio e consegna il passaporto.
Mentre gli agenti provvedevano al controllo il 25enne rimanendo alla guida si piega quasi su se stesso armeggiando tra i pedali dell’auto e le sue scarpe.
Mossa che non sfugge ai poliziotti che lo invitano a scendere.
L’uomo un pluripregiudicato per reati in materia di sostanze stupefacenti e reati contro la persona sembra claudicante non riuscendo ad appoggiare bene la pianta del piede.
Nessuna malattia ortopedica: dalla scarpa tipo ginnastica emergeva, infatti, un piccolo contenitore a forma di prisma contenente oltre 7 grammi di eroina.
Da un immediato controllo emergeva che il sudamericano non aveva mai regolarizzato la sua posizione sul territorio nazionale risultando clandestino.
Durante la perquisizione presso l’abitazione ove aveva posta la sua dimora, nella camera da letto, all’interno di un armadio, tra i vestiti piegati ordinatamente, venivano rinvenute 3 buste di plastica tagliate circolarmente, utilizzate solitamente per il confezionamento delle dosi, un rotolo di carta argentata, e tra la biancheria intima un barattolo di magnesio supremo utilizzato per il taglio della sostanza stupefacente.
Sul comodino vi erano un paio di forbici sulle cui lame erano presenti residui di droga e 2 coltelli con manico in plastica anch’essi sporchi di eroina.
Accompagnato presso gli Uffici della Questura e sottoposto ai rilievi fotodattiloscopici, dopo le formalità di rito veniva tratto in arresto.