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Adriatic Sea Forum, visita del Governatore Ceriscioli

Ceriscioli, Presidente Regione Marche, ha deciso di estendere il tampone anche agli asintomatici.

“I partner della Strategia Adriatico Ionica devono lavorare assieme per far crescere le connessioni infrastrutturali e dimostrare all’Europa quanto sia utile e conveniente spostare risorse e investimenti in questa area”.

Lo ha affermato il presidente della Regione Marche, nel saluto ai partecipanti agli Stati generali del turismo via mare, riuniti alla Mole Vanvitelliana di Ancona. La Dorica ospita la quarta edizione di Adriatic Sea Forum, dopo il Friuli Venezia Giulia (2013), Dubrovnik (Croazia, 2015), Budva (Montenegro, 2017). L’iniziativa è stata promossa da “Risposte Turismo”, in collaborazione con l’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale. Vede la partecipazione di operatori di Albania, Bosnia-Erzegovina, Croazia, Grecia Italia, Montenegro e Slovenia. Il traffico traghetti rende Ancona uno dei principali snodi dell’Autostrada del mare Adriatico, connettendo le linee marittime verso la Grecia, Croazia e Albania con i corridoi di trasporto terrestri per merci e passeggeri verso l’Europa centro-occidentale.

“Divenire punto di riferimento per la partenza di crociere e merci, significa anche essere uno scalo marittimo facilmente raggiungibile – ha detto Ceriscioli – Il tema delle infrastrutture diventa strategico e le Marche stanno operando in questa direzione. Non è stato secondario il lavoro svolto per rafforzare il ruolo dell’aeroporto nello sviluppo del sistema portuale e turistico regionale, come pure il grande progetto che riguarda la connessione stradale nord tra Ancona e il resto del territorio”. Il presidente si è poi soffermato sul rafforzamento della strategia Adriatica attraverso le opportunità offerte dall’economia del mare: “Non parliamo di uno sviluppo possibile, ma di un presente già forte che sostiene la crescita dell’area adriatica. In questi anni abbiamo assistito al ritorno di settori che erano in crisi, come quello della nautica, a un rilancio dei trasporti marittimi, a una sempre maggiore integrazione tra attività portuale e Autorità del medio adriatico. Una forza economica che è stata in grado, in questi anni, di offrire – attraverso il turismo, la cantieristica e i trasporti – buona occupazione, crescita economica e possibilità di scambi estremamente importanti. Questo ventaglio di opportunità deve arricchire la piattaforma di confronto e condivisione, perché la strategia possa ulteriormente riempirsi di contenuti che arricchiscano di finanziamenti l’intero sistema adriatico, necessari per sviluppare il benessere e rafforzare l’identità delle comunità che si affacciano sui due mari”.