Home Economia Economia Ancona

Agevolazioni Tari 2021: oltre 3,5 milioni a favore di cittadini, imprese e liberi professionisti

Ancona
Comune di Ancona

Il Comune di Ancona ha destinato nel 2021 oltre 3,5 milioni di euro alle esenzioni Tari per sostenere famiglie, imprese e liberi professionisti.

Il minor gettito nelle casse comunali è di 3.576.600 euro, destinati a circa 12.500 contribuenti, che hanno usufruito di una serie articolata di riduzioni per le utenze domestiche, non domestiche, per quelle localizzate al di fuori della zona servita e come supporto nell’emergenza Covid.

“L’operazione Tari 2021 – spiega l’assessore al Bilancio Ida Simonella – è stata particolarmente snella per le imprese, per cui abbiamo previsto un meccanismo di semplificazione che ha consentito di applicare automaticamente l’esenzione in base al settore di appartenenza. Nessuno ha dovuto far domanda e lo sgravio è arrivato direttamente in bolletta”.

Rispetto al normale sistema di agevolazioni, strutturate in maniera ordinaria all’interno del regolamento, in particolare per le fasce più fragili, il 2021 ha avuto un valore aggiunto: “Abbiamo voluto assumere un impegno superiore – spiega Simonella – fortemente sollecitato dalle associazioni di categoria, dalle imprese e anche dalle parti sociali per quanto riguarda soprattutto le famiglie. Con questi soggetti, che ringraziamo veramente per la grande e importante collaborazione, abbiamo costruito insieme la differenziazione e la gradualità delle agevolazioni, con alcune categorie che sono state esonerate dalla Tari al 100 per cento. Abbiamo quindi potenziato le agevolazioni Isee e allargato alle fasce non fragilissime ma che comunque potevano entrare in fragilità a causa del Covid e soprattutto abbiamo condotto un’operazione straordinaria di agevolazioni Tari sulle imprese per oltre 2 milioni di euro. Alcune categorie continuano addirittura a ricevere l’agevolazione in forma di credito d’imposta straordinario applicato alla Tari, erogato nel 2020 per 700 euro”.

La somma maggiore dei 3,5 milioni impegnati dal Comune riguarda dunque le riduzioni per il Covid: 2.188.237 euro per le utenze non domestiche sotto forma di riduzione della quota variabile della TARI dovuta per l’anno 2021 a 3.895 ditte appartenenti alle seguenti categorie, la maggior parte delle quali ha beneficiato dell’esonero al 100 per cento: musei, biblioteche, scuole, associazioni, luoghi culto, cinema e teatri, campeggi, distributori carburante, impianti sportivi, esposizione, autosaloni, alberghi con e senza ristorante, negozi di abbigliamento, calzature, libreria, cartoleria, ferramenta, e altri beni durevoli, parrucchieri, barbieri, estetiste, falegnami, idraulici, fabbri, elettricisti, attività artigianali di produzione beni specifici, ristoranti, trattorie, osterie, pizzerie e pub, mense, birrerie, amburgherie, bar, caffè, pasticceria, discoteche e sale giochi, negozi particolari quali filatelia, tende e tessuti, tappeti, cappelli e ombrelli, antiquariato, ortofrutta, pescherie, fiori e piante, uffici, agenzie, banchi di mercato beni durevoli, carrozzerie, autofficine, elettrauto.

Le riduzioni per utenze domestiche ammontano a 529.072 euro. Nel 2021 1.665 contribuenti hanno usufruito della decurtazione della tariffa del 30 per cento per abitazioni tenute a disposizione per uso stagionale o altro uso limitato e discontinuo, non superiore a 183 giorni nell’anno solare. Parimenti, hanno potuto pagare il 30 per cento in meno i proprietari di abitazioni residenti o dimoranti per più di sei mesi all’anno all’estero. L’agevolazione TARI in base all’ISEE ha previsto inoltre riduzioni dal 70 al 15 per cento in base alle fasce di reddito. Nell’anno 2021 è stata anche ridotta del 10 per cento la quota variabile della tariffa per la raccolta differenziata a coloro che hanno aderito al progetto di incentivazione del compostaggio domestico attivato dalla Provincia in collaborazione con l’Assemblea Territoriale d’Ambito (ATA). Questa operazione, che ha il duplice effetto di sostenere le famiglie e di incentivare comportamenti rispettosi dell’ambiente ed ecosostenibili, ha comportato un impegno di 5.705 euro.

Le riduzioni per le utenze non domestiche ammontano a 703.363 euro e hanno interessato 590 contribuenti. Hanno pagato il 30 per cento in meno i proprietari di locali diversi dalle abitazioni e aree scoperte adibite a uso stagionale o non continuativo, ma ricorrente. Le utenze non domestiche che hanno avviato al recupero rifiuti assimilati attraverso canali diversi da quelli definiti come raccolta urbana dal contratto di servizio hanno avuto una riduzione sulla parte variabile della tariffa pari al 20%. A coloro che hanno dimostrato l’avvio al riciclo-recupero di almeno 250 kg nell’anno 2021 di rifiuti assimilati è stato anche riconosciuto uno sconto di 40 centesimi di euro al chilo di rifiuto assimilato.

Le riduzioni per le utenze che si trovano al di fuori della zona servita, infine, sono state calibrate in base alla distanza, con sconti applicati del 60 e 70 per cento, per un totale di 155.928 euro, destinati a 911 contribuenti.

“Le migliaia di utenti che siamo riusciti a raggiungere con questa operazione – conclude l’assessore – sono la testimonianza concreta della sua efficacia, quindi siamo molto soddisfatti ed esprimiamo il nostro ringraziamento ad Anconaentrate per il grandissimo lavoro svolto nel supporto all’elaborazione e nella gestione di questa importante manovra.

Sappiamo tuttavia che questa era una condizione necessaria ma non sufficiente per la ripartenza delle imprese, che fortunatamente oggi vedono buoni segnali di ripresa. Ricordo quindi che l’agevolazione Tari 2021 non è stata l’unica manovra di sostegno. Ad essa si è aggiunto ad esempio anche il contributo di 5.000 euro a favore delle microimprese, erogato con i fondi Iti Waterfront. C’è dunque una attenzione costante al sistema delle imprese, in particolare piccole e piccolissime, che sono il tessuto connettivo di questa città e che intendiamo tutelare nelle diverse forme. Anche l’organizzazione del Natale va in questa direzione: è pensata sicuramente per i cittadini, ma anche, in larga parte, per fare in modo che le attività economiche vivano e si muovano in un contesto favorevole per la loro promozione”.