La Questura di Ancona contro la violenza di genere
Negli ultimi giorni, due tragici casi di femminicidio hanno attirato l’attenzione nazionale.
La Questura di Ancona, impegnata quotidianamente nella lotta contro la violenza di genere sia a livello preventivo che repressivo, ha recentemente emesso un ammonimento nei confronti di un uomo per stalking.
Il provvedimento, firmato dal Questore Capocasa, è stato adottato senza una richiesta formale da parte della vittima.
I dettagli del caso
L’uomo, un italiano di circa 40 anni, aveva intrattenuto una relazione con una donna di origine straniera di circa 30 anni. Dopo la fine della relazione, l’uomo non si era rassegnato, e quando la donna era tornata a casa per recuperare i suoi effetti personali, lui l’aveva aggredita verbalmente e fisicamente.
Durante l’episodio, l’uomo l’aveva insultata con frasi come “fai schifo” e l’aveva colpita con calci e schiaffi, danneggiando anche il suo telefono.
L’azione del Questore
In risposta a questo comportamento persistente e ossessivo, riconducibile agli atti persecutori, il Questore di Ancona ha emesso un ammonimento.
Tale misura preventiva, conforme all’art. 3 del D.L. n. 93, consente al Questore di intervenire direttamente in presenza di segnalazioni non anonime che evidenziano atti persecutori.
Monitoraggio e prevenzione
Il monitoraggio costante delle situazioni a rischio e dei reati spia permette alla Questura di Ancona di adottare misure tempestive.
L’ammonimento serve anche come avviso: se l’uomo dovesse reiterare il suo comportamento, sarà denunciato d’ufficio e la sua pena sarà aggravata.
Dichiarazione del Questore di Ancona
Il Questore di Ancona ha sottolineato l’importanza di un cambiamento culturale per contrastare efficacemente la violenza di genere.
“L’attività repressiva, pur efficace, non è sufficiente a fronteggiare un fenomeno strutturale come la violenza di genere. È necessario un cambiamento culturale che coinvolga tutti gli attori istituzionali e non, per condividere azioni adeguate di contrasto.
Una cultura più forte dell’indifferenza, dell’insofferenza, dell’intolleranza e dell’ignoranza dettata dai pregiudizi. Una cultura che restituisca a ogni donna il diritto di essere pienamente libera, pienamente se stessa.”