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ANAS, MARCHE: RIMOSSA LA BARRIERA DELLA SALARIA

Arquata del Tronto – Anas (Gruppo FS italiane) ha rimosso oggi gli ultimi tre container navali che, insieme ad altri 15 cassoni, costituivano la barriera – realizzata all’inizio di ottobre 2016 – che garantì la percorribilità della SS4 “Salaria” dopo la scossa del 30 ottobre, consentendo così l’accesso dei soccorsi e delle merci verso le zone colpite dal terremoto del Centro Italia.

 

Per l’occasione sono intervenuti: il Presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, il Sindaco di Arquata del Tronto Michele Franchi, il Capo Dipartimento della Protezione Civile Fabrizio Curcio, il Generale di Brigata presso lo Stato Maggiore dell’Esercito Francesco Bindi, il Direttore Centrale per l’Emergenza, il Soccorso Tecnico e l’Antincendio Boschivo del Dipartimento dei Vigili del Fuoco Marco Ghimenti, l’Amministratore Delegato di Anas Aldo Isi e il Soggetto Attuatore Anas per il ripristino della viabilità Fulvio Maria Soccodato.

 

I fatti

 

Dopo la scossa del 24 agosto 2016, alcune porzioni di edifici, strade e piazzali dell’abitato di Pescara del Tronto si trovavano in bilico sul pendio e incombevano sulla sede stradale. Alla prima scossa o in caso di maltempo avrebbero inevitabilmente causato la chiusura della Salaria, con tutte le gravi conseguenze dovute alla rilevanza strategica dell’arteria nella logistica dei soccorsi.

L’intervento di messa in sicurezza andava quindi realizzato nel più breve tempo possibile ma era necessario individuare una soluzione ad hoc, data l’impossibilità di progettare e realizzare un intervento classico di consolidamento.

 

In accordo con la Protezione Civile, i Vigili del Fuoco e il Genio Militare, gli ingegneri dell’Anas progettarono una barriera costituita da container navali da posizionare sul lato della strada. In pochi giorni, tra il 4 e il 10 ottobre, l’intervento fu realizzato. I container forniti dalla Protezione Civile vennero disposti su tre file, due delle quali sovrapposte, per un totale di 18 container da 3,4 tonnellate ciascuno, 13 dei quali zavorrati fino a 29 tonnellate, e resi solidali tra loro.

In questo modo il transito fu garantito a senso unico alternato con semaforo.

 

La scossa del 30 ottobre, la più violenta dello sciame sismico, causò ulteriori danni al territorio e, come atteso, causò lo scivolamento delle macerie del centro abitato – insieme ad altri detriti e massi – sulla scarpata verso la sede stradale. La barriera funzionò e consentì di contenere tutto il materiale evitando la chiusura della Salaria che, proprio in quelle ore, era una irrinunciabile via di accesso al cratere per i soccorsi, le merci e le persone.

 

Nel 2019, dopo il completamento della rimozione delle macerie da parte della Regione Marche nell’area della frazione di Pescara del Tronto, Anas ha avviato i lavori di consolidamento del versante e riassetto stradale, aggiornando il progetto che aveva già redatto nel 2017, con integrazione dell’intervento sulla viabilità comunale che conduce al centro abitato.

 

Con la rimozione di tutti i container saranno quindi avviate le ultime operazioni di sistemazione definitiva della Salaria consentendo la rimozione del semaforo entro circa due settimane. Nel mese di settembre saranno ultimati tutti gli interventi con l’apertura della strada comunale che conduce nell’area di Pescara del Tronto.

 

Piano di Ripristino della rete stradale nell’area del sisma

 

La rete stradale delle Marche è stata la più colpita dal sisma del 2016-2017: sono stati interessati 87 comuni su un’area di quasi 4mila km quadrati, con una rete stradale complessiva di oltre 9.400 km.

In questa regione Anas, in qualità di soggetto attuatore di Protezione Civile e del Mims, ha competenza diretta per l’attuazione e la realizzazione di 550 interventi, aggregati in 288 appalti, per un importo di investimento pari a 683 milioni di euro, pari al 89% del finanziamento previsto dai vari stralci del Programma per il ripristino della viabilità nei territori interessati dagli eventi sismici.

Per informazioni sull’avanzamento del Programma è possibile consultare il sito internet www.anas-sisma2016.it

 

Piano Salaria e variante Trisungo-Acquasanta Terme

 

Sulla SS4 Salaria proseguono i lavori per il completamento della variante al tracciato della SS4 Salaria tra la frazione di Trisungo e la galleria Valgarizia, che costituisce il primo lotto della variante Trisungo-Acquasanta Terme, per un valore di 83 milioni di euro. In particolare sono in corso gli scavi della galleria “Trisungoˮ su entrambi i fronti, mentre procede la posa dell’armatura del rivestimento definitivo della galleria “Montecastelloˮ. Il completamento è previsto nel 2023.

Al contempo è stata avviata la procedura di Valutazione di Impatto Ambientale sul progetto definitivo del secondo lotto, che riguarda un tratto di circa 6 km di cui 4,5 in galleria, per un valore complessivo stimato in 360 milioni di euro.

 

Questo intervento rientra nel Piano di potenziamento della SS4 Salaria, considerata arteria primaria di accesso al cratere sismico e quindi asset strategico per agevolare la ripresa economica delle aree interne. Il Piano prevede il miglioramento funzionale e il potenziamento dell’intero tracciato tra Ascoli Piceno e Roma e si compone di 54 interventi per un investimento complessivo di oltre 1,5 miliardi di euro.

 

Il presidente della Regione Marche insieme all’assessore regionale Guido Castelli ha assisto alla rimozione degli ultimi tre container sulla Salaria nella frazione di Pescara del Tronto

Questo pomeriggio il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, l’assessore regionale alla Ricostruzione Guido Castelli, hanno partecipato assieme al Capo Dipartimento nazionale della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, all’amministratore delegato di Anas, Aldo Isi, al Commissario per la Salaria, Fulvio Soccodato e alle autorità civili e militari presenti hanno assistito alla rimozione sulla strada statale “4” Salaria, degli ultimi container a protezione di eventuali crolli provenienti dalla frazione di Pescara del Tronto incisivamente colpito dagli eventi sismici del 2016.
“Con la rimozione dei cassoni navali – ha sottolineato Acquaroli – assistiamo al significativo superamento di una fase che dopo sei anni porta un po’ di normalità in un territorio distrutto dalle ferite del sisma del 2016 che qui più di tutti ha lasciato un segno indelebile. Le infrastrutture rappresentano un elemento essenziale in questi luoghi e l’impegno di tutti noi, della filiera istituzionale che rappresentiamo, è quello di programmare gli interventi nei tempi più brevi. Oggi condividiamo una forte emozione nel ricordo di chi con quelle tremende scosse ha perso la vita, qui a Pescara del Tronto furono 48 persone, 52 in totale in tutto il territorio arquatano. Un pensiero lo voglio rivolgere al Sindaco Petrucci, alla sua passione e alla sua determinazione. Questo momento di oggi che permetterà la riapertura completa della strada rappresenta uno stimolo per accelerare la ricostruzione e garantire sempre di più una risposta utile a far rivivere questi luoghi. Abbiamo la necessità di guardare avanti per la memoria di quelle persone che hanno perso la vita che con la caparbietà, determinazione e attaccamento a queste terre hanno dimostrato che questo territorio era un loro punto di riferimento. Noi siamo convinti e la presenza delle istituzioni a questo evento lo confermano, che con l’impegno e l’attenzione che queste terre meritano possiamo vivere una fase di rinascita di un territorio veramente straordinario. Siamo in un posto che confina con l’Umbria, il Lazio e l’Abruzzo un territorio di confine che ha tanto ancora da scrivere e raccontare e che contribuisce alla rinascita del nostro straordinario Appennino”.
Nelle prime ore dopo il terremoto del 24 agosto 2016, venne tempestivamente effettuata la rimozione dei detriti e delle macerie su sede stradale, garantendo il transito sulla via Salaria anche al fine di garantire le procedure di soccorsi e la logistica della gestione emergenziale. Tuttavia, visto il perdurare dello sciame di scosse sismiche, destavano particolare preoccupazione le macerie e i residui di fabbricati incombenti sulla statale. Al fine di ovviare a tale pericolo, in uno straordinario esempio di efficace collaborazione tra Enti tecnici dello Stato, Anas, in collaborazione con il Dipartimento di Protezione Civile, Vigili del Fuoco e Genio Militare dell’Esercito, si occupò di sviluppare e mettere in atto un intervento emergenziale a protezione della strada, utilizzando dei blocchi di containers navali, di dimensione 6 x 2,4 x 2,4 mt, zavorrati.
La rimozione del presidio segna una vera e propria rimarginazione delle ferite e rappresenta un segnale di ripartenza con una pagina nuova da scrivere sul territorio.