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Ancona, 770 persone controllate in una settimana dalla Polizia

Polizia

ANCONA 9 GEN.  Attività capillare e straordinaria del controllo del territorio, immediata, diretta, finalizzata alla prevenzione e repressione di ogni forma di illegalità: questo l’obiettivo costante del Questore di Ancona, Oreste Capocasa.

 

E questo fine settimana, caratterizzato da un notevole afflusso di persone nel centro cittadino e nei centri commerciali del capoluogo per il rituale primo week-end di saldi post natalizi, è trascorso in sicurezza grazie all’impiego 24 ore su 24 di decine e decine di poliziotti che hanno pattugliato la città: Squadra Volanti, Nucleo Cinofili, Squadre Speciali Antiterrorismo e pattuglie in borghese.

 

Nulla è stato tralasciato: piazze vie e viuzze del capoluogo, i centri commerciali, i parcheggi, i parchi pubblici, le stazioni, il porto, i luoghi di ritrovo, la zona industriale e poi tutte le strade e le arterie principali che adducono al capoluogo.

 

770 le persone identificate, 380 i veicoli ispezionati, 265 i cittadini extracomunitari identificati, 18 i posti di controlli effettuati.

 

Alle ore 12.00 di ieri, durante il controllo del territorio una pattuglia della Squadra Volante intercettava in questa via De Gasperi un’autovettura con all’interno una donna riversa sul volante.

Ipotizzando che la conducente avesse avuto un malore, i poliziotti immediatamente intervenivano e mentre tentavano di aprire l’abitacolo chiuso dall’interno, la donna si ridestava e alla vista delle divise incominciava ad inveire contro gli agenti.

Aperta la portiera, la cittadina straniera, originaria della Francia, incensurata, classe 1962, in un evidente stato di ebbrezza tra urla e improperi nella sua lingua di origine manifestava tutto il suo disappunto al controllo di polizia.

Riportata alla calma, la donna raccontava di girovagare da giorni in Italia senza una meta precisa e di condurre da tempo una vita da nomade, senza avere del denaro per poter permettersi un letto dove trascorrere la notte.

Considerate anche le temperature rigide e lo stato di salute della donna, dopo averla tranquillizzata e affidata alle cure specialistiche dei sanitari intervenuti, veniva accompagnata presso un centro di accoglienza specializzato per i senza tetto.