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Ancona, consegnata la statuina del presepe a Mons. Spina

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Vescovo di Ancona-Osimo, Mons. Angelo Spina,segretario della Confartigianato Ancona - Pesaro e Urbino Marco Pierpaoli,direttore di Coldiretti Marche Alberto Frau

La statuina di un’imprenditrice simbolo delle aziende che operano nella cura e manutenzione del verde, è stato il dono speciale fatto al Vescovo di Ancona-Osimo, Mons. Angelo Spina dal segretario della Confartigianato Ancona – Pesaro e Urbino Marco Pierpaoli e dal direttore di Coldiretti Marche Alberto Frau.
L’iniziativa, promossa a livello nazionale da Fondazione Symbola, Confartigianato e Coldiretti, nell’ambito del Manifesto di Assisi, vuole valorizzare la tradizione del Presepe attualizzandolo, ogni anno, con figure realizzate da maestri artigiani e che rappresentano il presente e il futuro delle imprese e delle comunità.

Dopo il 2020, anno del Covid, quando venne donata alle diocesi la statuina dell’infermiera a ricordare il nostro debito nei confronti del mondo della sanità, e il 2021 anno dedicato all’imprenditore che grazie alla tecnologia affrontò le difficoltà della pandemia per continuare a garantire servizi e prodotti ai cittadini, nel 2022 la statuina per il Presepe raffigura l’impegno per uno sviluppo economico sostenibile e rispettoso dell’ambiente.
La figura, una florovivaista, realizzata in cartapesta dal maestro artigiano leccese Claudio Riso, è il simbolo delle imprese impegnate nella cura e della biodiversità e vuole parlare di una agricoltura che ci fornisce il cibo, ma anche beni immateriali indispensabili per la qualità della vita.
“Il Presepe è una delle tradizioni più sentite, dà speranza anche nei momenti difficili come quelli attuali e attraverso i suoi personaggi permette di trasmettere i valori forti”, sottolinea Pierpaoli. “Quest’anno inseriamo nel Presepe un simbolo della sostenibilità che i nostri imprenditori perseguono ogni giorno a livello economico, sociale, ambientale, fornendo prodotti di qualità, unici, che raccontano il territorio e le tradizioni locali e che nascono da quel ‘valore artigiano’ che dà vita, trasforma e crea legami, rispondendo alle incertezze di questi momenti complessi. Confartigianato lavora per aiutare le imprese ad affrontare la transizione Green intesa come tutela dell’ambiente, efficienza energetica, economia circolare, riqualificazione urbana e del territorio e miglioramento della qualità della vita”.

“Quest’anno si è scelta una categoria, quella dei florovivaisti, che ha vissuto anni di grande difficoltà con il Covid che ha costretto tutti a rinunciare a una socialità fatta di eventi, feste e cerimonie”, il commento del direttore Frau. “Coldiretti li ha sempre sostenuti andando anche a chiedere di dare la corretta interpretazione dei decreti che rischiavano di penalizzare oltremisura questo settore. Il graduale ritorno alla normalità e la riscoperta che la salute della persona e dei territori si origina dalla natura ha fatto tornare centrale questa figura professionale che oggi celebriamo” .
Mons. Spina, nel ricevere la statuina, ha sottolineato l’importanza dell’attività che svolgono le Associazioni come Confartigianato e Coldiretti nel creare relazioni tra le persone e nel ridare valore al lavoro inteso come mezzo per costruire un futuro migliore per tutti.