La Polizia ha sequestrato strumenti per tatuaggi e un laser per la rimozione dei tatuaggi nell’ambito di un’indagine su un’attività abusiva condotta in un’abitazione privata. Due persone sono state denunciate per esercizio illegale della professione e violazioni igienico-sanitarie.
Scoperta attività illegale di tatuaggi e rimozione laser
Il 12 marzo 2025, gli agenti della Squadra Amministrativa e di Sicurezza della Questura di Ancona, su delega della Procura della Repubblica, hanno eseguito una perquisizione domiciliare nei confronti di un 37enne extracomunitario con precedenti penali. L’uomo svolgeva l’attività di tatuatore abusivo nella sua abitazione senza alcuna autorizzazione e pubblicizzava anche l’uso di un laser per la rimozione dei tatuaggi, pratica riservata esclusivamente al personale medico.
L’indagine è scattata a seguito di un esposto presentato nel dicembre 2024 da una madre che ha denunciato come la propria figlia minorenne, senza il suo consenso, si fosse fatta tatuare dal sospettato.
Sequestri e violazioni sanitarie
Durante la perquisizione, effettuata con il supporto dell’AST Ancona e della Guardia di Finanza, sono stati sequestrati: un laser per la rimozione dei tatuaggi; strumenti e attrezzature per tatuaggi non conformi alle normative sanitarie e 400 aghi usati, contaminati da sangue e materiale biologico, che non erano stati smaltiti secondo le procedure igieniche obbligatorie.
Anche la compagna del 37enne, che lo supportava nell’attività abusiva, è stata denunciata.
Sanzioni per un totale di 15.000 euro
Oltre alla denuncia per esercizio abusivo della professione (art. 348 c.p.), le due persone sono state sanzionate per un totale di 15.000 euro per violazioni alla Legge Regionale 38/2013 e al Decreto Legislativo 152/2006 in materia di sicurezza e smaltimento rifiuti pericolosi.