L’assemblea dei soci della Svem (Sviluppo Europa Marche), la nuova società che ha preso il posto della Svim per volontà della Giunta regionale guidata da Francesco Acquaroli, ha nominato Andrea Santori presidente. Componente del Cda insieme con Monica Mancini Cilla e Tablino Campanelli, l’imprenditore fermano è stato scelto per le sue competenze in campo economico e gestionale.
“Una nuova sfida. Ma un imprenditore è sempre pronto ad affrontarle. Quello che mi gratifica maggiormente è la compattezza con cui si è arrivati al mio nome. Prima come membro del Cda e oggi come presidente”, le prime parole di Santori, Ceo della Santori Pellami di Monte Urano.
Una sfida perché la Svem dovrà svolgere compiti molto importanti secondo il nuovo assetto voluto dall’amministrazione Acquaroli. “La società si occuperà della gestione dei progetti legati ai fondi europei regionali. Dovremo elaborare e attuare progetti di sviluppo territoriale, nazionali e regionali, derivanti dall’Unione europea. Tecnicamente sarà il braccio operativo della Giunta, in particolar modo del vicepresidente Mirco Carloni che ha la delega allo Sviluppo Economico e Internazionalizzazione. Con lui e con Guido Castelli, che gestisce il Bilancio, pianificheremo lo sviluppo della nostra splendida regione. Per questo devo dire grazie per la fiducia che mi è stata dimostrata. Non solo dalla parte politica, ma anche da quello che è il mio mondo, ovvero le associazioni di categoria”.
Il lavoro è già iniziato: “Ho avuto un primo incontro con i presidenti delle società di Sviluppo di Umbria e Abruzzo per discutere della ricostruzione. Il commissario straordinario Giovanni Legnini ci ha anticipato che sono in arrivo ulteriori risorse dall’Europa e noi abbiamo deciso di muoverci insieme, per cercare di ottenere il meglio per i nostri territori. Fare squadra è determinante per il centro Italia che vuole riprendersi il suo ruolo di motore dell’Italia”.
La Svem dovrà interagire sia con il pubblico, sia con il privato. “In questi anni sono state molte le occasioni che mi hanno permesso di confrontarmi con la parte istituzionale. Da presidente degli industriali di Fermo, oltre che membro del board regionale di Confindustria, ho preso parte ai principali tavoli in cui si decidevano le politiche economiche. Come membro del Confidi Unico ho fatto del dialogo, e anche scontro, con le banche un perno del lavoro quotidiano. Insomma, la base per lavorare bene c’è, sapendo che c’è molto da imparare. Ma per questo ho al mio fianco Tablino e Monica, figure competenti e tra loro differenti che rendono questo Cda altamente qualificato e collaborativo”.
L’assemblea dei soci, presieduta da Guido Castelli su delega della Giunta, si è chiusa con il saluto dell’ex amministratore unico Gianmauro Melis: “È stato importante ascoltarlo, ha permesso al Cda di comprendere molte dinamiche. E ci ha spiegato come dovremo anche gestire i servizi per la Centrale Unica di Risposta – Numero Unico di Emergenza 112. Un compito importante che verrà ridefinito nelle prossime settimane con la Regione Marche”, conclude Santori.