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Ascoli-Avellino, Cacia “Contento per la squadra”

ASCOLI PICENO 26 APR.  Daniele Cacia, che oggi ha siglato la 12^ rete in campionato, la 131^ in Serie B, ha commentato così il match e la sua prestazione.

“Sono contento e felice non per me, ma per la squadra; eravamo reduci da tre pareggi in altrettante gare, in cui forse avremmo meritato di raccogliere di più; oggi è arrivata questa vittoria, che ci aiuta molto a livello psicologico. E’ stata una gara importante a livello offensivo. Sul primo gol è stato bravo Cassata a mettere la palla dentro al tempo giusto, bravo io e forse fortunato ad anticipare il difensore e a fare gol. In occasione della seconda rete ho fatto una bella azione e ho visto libero Orsolini. Cacia da solo non può fare nulla, ma con una prestazione di squadra come quella di oggi, con questo spirito di gruppo Cacia può fare la differenza. Non sono d’accordo con chi dice che oggi abbiamo fatto meglio che con il Brescia; anche in quel caso abbiamo giocato alla stessa maniera, solo che oggi abbiamo fatto gol. A volte c’è chi si fa condizionale da altro nelle valutazioni e nel dare giudizi. Se col Brescia finiva dentro l’occasione di Giorgi o altre palle gol, allora avremmo vinto 3-0. Noto che c’è poco equilibrio e anche un pareggio viene preso come una sconfitta. Invece è importante che si all’interno che all’esterno non ci sia tutta questa ansia. All’interno ci siamo riusciti, ma all’esterno c’è da migliorare; questo è il mio parere. Anche perché queste ansie si possono ripercuotere su di noi, oggi ho visto anche i magazzinieri tesi prima della partita. Ad essere sbagliato è il sistema calcio, che non posso cambiare io, ma almeno posso portare tranquillità nel gruppo e tenere fuori ansie e paure dell’esterno. L’episodio con alcuni tifosi sabato dopo la gara? A caldo mi ha dato fastidio, ma ora dico che non ci sono rimasto male, ho grandissimo rispetto per la stragrande maggioranza delle persone che mi hanno dimostrato tantissimo affetto in questi due anni. Il resto sono chiacchiere da bar. Penso in questi due anni di aver conquistato il rispetto dei tifosi ascolani coi fatti e non con le chiacchiere, sul campo a suon di prestazioni e gol; non sono arrabbiato, ma dopo tanti anni di professionismo ti aspetti che ci sia un minimo di riconoscenza e invece ti rendi conto che in questo ambiente non c’è. Qualcuno qui dimentica quello che so fare e che farò fino all’ultimo minuto in cui indosserò questa maglia”.