Il Direttore Sportivo Marco Valentini, nella settimana di sosta del Campionato, ha fatto il punto in casa Ascoli, analizzando in generale il rendimento della squadra e, più nel dettaglio, quello dei singoli reparti.
Ascoli-Frosinone: “Accettiamo il verdetto del Giudice Sportivo, ma non vorrei tornare su quella partita, se n’è parlato tanto, ma dobbiamo focalizzarci sul prossimo avversario, il Sudtirol. Il passato ci sarà da insegnamento per il futuro”.
Rendimento delle prime 13 giornate in linea con l’anno scorso: “Siamo in linea con i nostri programmi, ovvero essere nella parte sinistra della classifica, agganciati al treno dei migliori. La posizione di quest’anno è più significativa rispetto alla stagione passata perché questo campionato è più complicato e il livello è superiore. Per quanto ci riguarda, ci sono state un paio di partite sfortunate, ma la classifica è sempre lo specchio dei valori, siamo vicini al gruppo dei primi, da qui al 26 dicembre dobbiamo restare agganciati”.
Tre delle quattro sconfitte dell’Ascoli sono state subite al Del Duca: “La sconfitta col Frosinone è stata totalmente immeritata, ritengo poi eccessivo il risultato col Modena, forse l’unica sconfitta casalinga meritata è stata col Parma. Anche l’anno scorso c’era stato qualche stop interno, probabilmente nel DNA di questa squadra c’è di fare meglio in trasferta, quindi il nostro compito è cercare di migliorare al Del Duca”.
Il Club ha creduto in Mister Bucchi anche nel periodo in cui la squadra aveva ottenuto 2 punti in 5 partite: “L’allenatore non è mai stato in discussione perché lo valutiamo per quello che fa col suo staff ogni giorno. Penso che tutte le squadre hanno avuto, hanno e avranno un momento di difficoltà in questo campionato, la differenza la fa quanto la Società sa gestire questi momenti con equilibrio e razionalità. In questo noi siamo stati tutti bravissimi. Credo che un momento così fosse anche fisiologico, tutte le squadre che hanno fatto i playoff l’anno scorso lo hanno attraversato: Benevento, Pisa e Perugia sono nei bassifondi della classifica e solo noi e il Brescia stiamo tenendo botta. Mi aspettavo delle difficoltà col cambio di allenatore e del sistema di gioco, inoltre nella rosa dei 25 metà squadra è nuova e in larga parte composta da ragazzi giovani, basti pensare che contro la Sampdoria in Coppa avevamo 7 under 23 e un ’98, Adjapong. Le difficoltà le avevamo messe in preventivo, siamo stati bravi a gestirle”.
16 i gol realizzati finora dall’Ascoli: “A livello numerico ci siamo, sorprende che Gondo i 4 gol li abbia segnati in due partite e qualcuno poteva aspettarsi che avrebbe mantenuto quel tipo di rendimento; se li avesse distribuiti nell’arco di tutte le giornate sarebbe stato più naturale. Botteghin? Lo staff lavora molto sulle palle inattive e c’è la predisposizione dei nostri difensori a fare gol su palle inattive. Dionisi? Il capitano non lo scopro certo io oggi, in questa categoria sappiamo tutti l’impatto che ha, ha iniziato molto bene, speriamo continui così perché coi numeri ad oggi ci siamo, ma, se un paio di nostri attaccanti riuscisse ad arrivare in doppia cifra, significherebbe essere nelle zone alte della classifica”.
Pacchetto difensivo: “Le squadre si costruiscono dal basso e la nostra difesa dà una sensazione di solidità, abbiamo un pacchetto arretrato molto forte, con calciatori di categoria e alcuni con prospettive di categoria superiore. Oltre ai nostri portieri, abbiamo 5 difensori per 3 posti e tutti hanno dimostrato d’essere utili alla causa e d’essere elementi importanti per questa categoria. Simic? L’ho voluto io quest’estate, sono felice del suo rendimento, le sue potenzialità si conoscevano, si era già affacciato in Serie A, poi si era un po’ perso, è stato bravo a farsi trovare pronto alla prima occasione e aver dimostrato d’essere importante per noi. Quaranta? Sono stato uno dei fautori del suo prolungamento di contratto fino al 2025 e io, l’allenatore e la Società abbiamo fiducia in lui e il ragazzo la sta ripagando appieno. Bellusci? Ha avuto un piccolo calo di rendimento, ci sono state delle rotazioni, ma lo reputiamo molto importante per noi e per la categoria e quindi aspettiamo il suo ritorno. Anche Tavcar alla prima occasione si è fatto trovare pronto. Sappiamo di poter contare su tutti”.
Capitolo portieri: “Per quanto riguarda il rientro di Leali, siamo in linea con le previsioni, ovvero 80-90 giorni per rivederlo parare. Il suo programma di recupero sta procedendo spedito, i primi di dicembre farà l’ultimo controllo che darà il via al rientro totale. Guarna? E’ un ottimo secondo, lo sapevamo, e si sta dimostrando anche un ottimo primo, sapevamo di avere due portieri di livello, ne abbiamo preso un altro per precauzione, ma abbiamo tutti portieri all’altezza della situazione, aspetto che consente di mantenere alto lo standard sia in allenamento che in partita”.
Centrocampo: “Questo è l’unico reparto in cui siamo un po’ corti e, nonostante questo, ci stiamo arrangiando bene. I ragazzi stanno dimostrando grande spirito di gruppo e chi è stato chiamato in causa ha avuto grande prontezza. Con la vendita di Saric e l’infortunio di Gnahoré è come se non ci fossimo rinforzati, per questo tengo a sottolineare il rendimento del reparto, nonostante tutto. Segno che in questo gruppo ci sono qualità e disponibilità”.
Collocolo: “Abbiamo fatto il rinnovo fino al 2025, è un giovane che in questo secondo anno si sta consacrando nella categoria, è normale che ci siano attenzioni su di lui, ma è un discorso prematuro perché resterà certamente con noi, siamo ben felici se farà ottime prestazioni perché le farà per l’Ascoli Calcio. Del futuro parleremo l’estate prossima”.
Mercato: “Con la pausa della Serie A è normale che inizino fin da ora discorsi di mercato fra squadre di massima serie, ma, per quanto riguarda noi, giocheremo fino al 26 dicembre, quindi non voglio né parlare né pensare al mercato perché credo molto in questo gruppo e in questi ragazzi. Penso che possano raggiungere obiettivi ambiziosi, sono un gruppo consapevole, che conosce la categoria, affiatato, ma sappiamo che, se perdiamo determinazione e umiltà, possiamo perdere con chiunque. Se mettiamo invece in campo aggressività, umiltà, voglia di vincere e spirito di gruppo, sappiamo che possiamo vincere con chiunque”.
Inizia un mini campionato: “Non facciamo tabelle, abbiamo un mini campionato da affrontare, sei partite, col turno infrasettimanale. Sono tutte difficili, dobbiamo cercare di arrivare alla fine il più in alto possibile per un discorso di classifica, ma anche di autostima e serenità. Dobbiamo recuperare qualche punto perso per chiudere nella migliore posizione possibile il girone d’andata, prima di affrontare un nuovo campionato che sarà quello del ritorno”.
Le sorprese del Campionato: “Il Sudtirol è la sorpresa in positivo, il Como quella in negativo. E’ un campionato complicato, il livello è molto più alto dell’anno scorso, 12-13 squadre possono ambire alla promozione e ai playoff, mentre l’anno passato ce n’erano 4-5 in meno. Ci sono squadre che hanno fatto grandi investimenti, come Cagliari, Como, Frosinone, Pisa, Venezia, tutte con budget ben superiori ai nostri. Il Perugia, che ha fatto i play off l’anno scorso, è nei bassifondi della classifica. Lavorando giorno per giorno, applicandoci e facendo tutti noi sacrifici – e mi riferisco a tutto il gruppo di lavoro che è qui al centro sportivo – potremo dire la nostra e competere con squadre più blasonate, con budget superiori ai nostri. Abbiamo le nostre armi e con le nostre armi possiamo vincere le battaglie e le guerre”.
Ascoli dodicesimo per media spettatori con 7.359 presenze: “E’ un dato importante, che deve farci riflettere e deve essere un orgoglio per chi all’Ascoli lavora per ricreare un clima così, in città e intorno alla squadra. Conosco profondamente questa piazza e, quando viene chiamata in causa, risponde presente. Fin dall’inizio c’è stato attaccamento: ricordo che, in occasione della prima gara il giorno precedente Ferragosto, c’erano circa 8.000 persone allo stadio. La nostra tifoseria, come le altre, è penalizzata quando si gioca il sabato alle 14:00. Quando le partite sono in notturna si nota la grande differenza. Per il futuro mi auguro che i nostri tifosi ci accompagnino nel bene e nel male, come hanno fatto finora. Tifoseria e città devono viaggiare all’unisono, come l’anno scorso; è fondamentale per raggiungere traguardi ambiziosi”.