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Belvedere Ostrense, Mons. Manenti in visita alla casa di riposo

Monsignor Manenti
Monsignor Manenti
Monsignor Manenti

ANCONA 8 MAG.  Il vescovo di Senigallia mons. Franco Manenti ha fatto visita agli ospiti dalla casa di riposo di Belvedere Ostrense. Si tratta del primo incontro ufficiale dall’arrivo in diocesi. Mons. Manenti è stato accolto questa mattina dal presidente della Fondazione Opera Pia Verri Bernabucci Uccellini Amurri Leopoldo Uccellini e dal direttivo della Fondazione. Alle 9 il vescovo ha celebrato la Santa Messa alla presenza del sindaco Riccardo Piccioni, del comandante dei Carabinieri Maurizio Corbascio, degli anziani ospiti della Casa di Riposo, dei loro familiari e del personale. Subito dopo mons. Manenti ha voluto fare visita agli ospiti malati, che non hanno potuto prendere parte alla celebrazione. Il vescovo, accompagnato dal presidente Uccellini, ha poi visitato la struttura della Casa di Riposo, che oggi accoglie 56 ospiti anche grazie alla nuova ala di ben 400 metri quadri recentemente costruita grazia alla donazione della Fondazione Uccellini-Amurri dello stesso Uccellini. “Siamo qui da 17 anni durante i quali abbiamo cercato di far crescere e sviluppare la struttura per renderla sempre più accogliente e adeguata alle esigenze degli anziani ospiti per farla diventare la loro seconda casa -ha raccontato il presidente Uccellini- In questo percorso siamo stati sostenuti dalle autorità e dalla solidarietà spirituale della Diocesi. Anche per questo la visita del Vescovo è stato un regalo grande. La nostra terrà è ancora fortemente legata ai lavori cristiani ed è profondamente fiduciosa nella forza della Chiesa e la parola del nostro Vescovo rappresenta il riferimento a cui rivolgerci nei momenti difficili”. “Questa visita è l’ennesima dimostrazione dell’affetto che ho trovato in questa diocesi -ha replicato mons. Manenti-. Siamo abituati a sentire cose brutte e delle realtà belle come questa nessuno ne parla. L’augurio è che qui gli anziani si sentano a casa, accolti e amati e auguro che chi vi lavora possa trovare dentro di sè le risorse di un servizio certamente competente ma anche pieno di affetto e di pazienza”.