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Bonus edilizi: Intesa Sanpaolo illustra le novità alle PMI delle Marche

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Cristina Balbo, Direttrice regionale Emilia-Romagna e Marche di Intesa Sanpaolo

Ancona – Si è tenuta oggi la tappa del programma Eco-Sisma Bonus Tour di Intesa Sanpaolo in collaborazione con Deloitte e dedicata alle PMI delle Marche, nella quale è stato affrontato il tema delle novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2022 nell’ambito dei bonus edilizi legati al Sistema Casa.

Il webinar ha visto la partecipazione per Intesa Sanpaolo di Cristina Balbo, responsabile della Direzione regionale Emilia-Romagna e Marche e Paolo Melone, responsabile coordinamento e marketing development imprese e per Deloitte di Antonio Piciocchi, Senior Partner e leader dei servizi Eco-Sisma Bonus di Deloitte in Italia e Manuel Pincetti, Senior Partner Strategy Banking i quali hanno illustrato il mercato dell’edilizia di riferimento e i vantaggi provenienti dalle agevolazioni previste dalla nuova normativa per quanto riguarda efficienza energetica e riqualificazione degli edifici. Alle PMI partecipanti e clienti della Direzione regionale Emilia-Romagna e Marche, sono stati forniti aggiornamenti su nuove scadenze e percentuali di detrazione per il settore edile e per cui a livello governativo è stato previsto quest’anno un pacchetto da circa 37 miliardi di euro, prorogando scadenze e benefici del Superbonus 110% ed estendendo fino al 2024 altre agevolazioni, tra cui il bonus facciate al 60%.

Il Gruppo Intesa Sanpaolo, già prima dell’avvio dei regolamenti attuativi del Decreto Rilancio ad agosto 2020, è stato pioniere nel predisporre per i propri clienti una piattaforma di consulenza informativa e di gestione delle richieste per tutte le tipologie di crediti fiscali edilizi a supporto di privati, condomìni e aziende. Grazie alla consulenza tecnica di un partner qualificato come Deloitte, Intesa Sanpaolo ha messo a punto tale piattaforma per operare in piena trasparenza e correttezza nell’ambito delle verifiche documentali, a tutela dei propri clienti e della gestione delle pratiche legate ai bonus edilizi acquisendo oltre 2 miliardi di euro di crediti complessivamente, di cui circa 1,2 miliardi dalle imprese che hanno praticato il cosiddetto “sconto in fattura”. Nelle Marche sono circa 114 milioni di euro i crediti acquisiti, di cui circa 68 milioni di euro da imprese.

“Le piccole e medie imprese marchigiane stanno affrontando con grande attenzione i temi della sostenibilità e della lotta al cambiamento climatico. Fattori che si riflettono in maniera importante sull’economia locale attraverso l’attività legata all’edilizia ed al Sistema Casa in generale, in coerenza con gli obiettivi del PNRR – sottolinea Cristina Balbo, Direttore regionale Emilia-Romagna e Marche di Intesa Sanpaolo -. La piattaforma realizzata da Intesa Sanpaolo e Deloitte è in grado di supportare i nostri clienti per tutto l’iter della pratica per il riconoscimento dei crediti fiscali, attivando meccanismi di verifica che consentono di garantire la completa aderenza alle normative in vigore e il corretto utilizzo degli incentivi pubblici per la transizione green”.

Il settore delle costruzioni riveste un ruolo centrale nell’economia delle Marche: circa 39 mila occupati nel 2020 e uno sviluppo del valore aggiunto di oltre 1,5 miliardi. Significativa è la spinta che questo settore può offrire al resto dell’economia, attivando una filiera che interessa diversi comparti, tra cui estrazione, prodotti e materiali da costruzione, elettrotecnica, elettrodomestici, chimica e molti comparti specializzati in beni intermedi.

La normativa incentivante ha comportato un rapido recupero del ciclo dell’edilizia: dopo la chiusura temporanea dei cantieri durante il lockdown della primavera 2020, l’attività ha conosciuto un rimbalzo dalla seconda metà del 2020, proseguito bene nel 2021. Nello scenario macroeconomico della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, a consuntivo 2021 gli investimenti in costruzioni dovrebbero registrare un balzo del 20,8%, a prezzi costanti e proseguire lungo un percorso di crescita anche nel biennio 2022-23 (+4,5% medio annuo), pur scontando un fisiologico rallentamento.

La ripresa del settore è in corso anche nelle Marche: le ore lavorate nei primi 11 mesi del 2021 sono aumentate del 40,1% rispetto al 2020; la crescita è stata significativa anche rispetto allo stesso periodo del 2019 (+32,6%). Sono stati trainanti gli incentivi fiscali. In particolare, con riferimento agli interventi asseverati per il superbonus al 110%, le Marche registravano a fine gennaio 2022 un importo complessivo pari a 467 milioni, il 2,5% del totale italiano.

Oltre al volano per l’economia marchigiana, il sistema di incentivi introdotto rappresenta un elemento chiave per il raggiungimento degli obiettivi in termini di riduzione delle emissioni di gas serra, attribuibili per oltre il 36% agli edifici. Gli interventi sugli immobili, oltre che dare un contributo importante alla lotta al cambiamento climatico, alleggeriscono in modo permanente la bolletta energetica, contribuiscono ad aumentarne il valore e a migliorare la qualità della vita. L’analisi del patrimonio immobiliare delle Marche evidenzia inoltre l’ampio potenziale di applicazione dei bonus edilizi, considerato anche un patrimonio degli immobili piuttosto “datato”: la quota di edifici costruiti prima del 1980, quando ancora non vigevano le prime norme sull’efficienza energetica, è nelle Marche il 78%. Inoltre, a sostegno della rilevanza e della necessità di questi interventi, è opportuno evidenziare che il territorio marchigiano mostra un’elevata presenza di comuni nelle categorie sismiche più pericolose: solo il 5% dei comuni è classificato nelle categorie a rischio sismico più basso che identificano le zone meno soggette a terremoti.

Questa iniziativa di supporto alle aziende del Sistema Casa contribuisce ad attuare uno dei pilastri di “Motore Italia”, il programma strategico presentato nel 2021 da Intesa Sanpaolo per sostenere le PMI con nuovo credito e liquidità per gli investimenti. Da qui al 2026 il Gruppo Intesa Sanpaolo programma erogazioni a medio lungo termine per oltre 410 miliardi di euro, di cui 120 destinati alle PMI, con i quali contribuire attivamente alla ripresa economica del Paese in stretta correlazione con gli obiettivi del PNRR.