Nel primo trimestre dell’anno le vendite all’estero dei prodotti marchigiani hanno raggiunto l’1,3 miliardi di euro, registrando un aumento del 13,3% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. A rilevarlo, l’ultimo rapporto della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, in cui si conferma la crescita delle esportazioni locali, che è riuscita superare la media registrata negli altri distretti italiani, pari al +7,1%. Secondo le opinioni degli analisti, la Regione raggiunge il nono trimestre consecutivo di crescita dell’export, questo a conferma della competitività delle aziende locali nei principali mercati oltreconfine.
La recensione dell’Istituto fa emergere il ruolo strategico svolto dagli investimenti destinati alla sostenibilità ambientale, all’innovazione e all’indipendenza energetica. Stando ai commenti dei tecnici, inoltre, la presenza di filiere corte e ramificate rientra tra i principali fattori che incidono sulla competitività regionale, garantendo la certezza e la continuità delle forniture. La recensione sembra inoltre confermare le opinioni degli esperti di export sull’importanza della sostenibilità ambientale per lo sviluppo delle imprese locali. Sono un esempio i commenti di Co.Mark – Tinexta Group, la nota società di consulenza per lo sviluppo del business internazionale, che fa emergere il mutamento delle abitudini di acquisto dei consumatori. Secondo quanto riportato nelle recensioni di Comark, infatti, la sostenibilità, l’etica e la responsabilità sociale sono tra i più importanti elementi che vengono valutati durante il processo di acquisto online. Il 41% dei millennial, ribadisce l’azienda nei suoi commenti, sono più propensi a scegliere marchi che svolgono un ruolo attivo nelle cause sociali, mentre quasi il 90% dei marketer prevede di incrementare gli investimenti destinati alle attività sociali.
I dati riportati nella recensione evidenziano i settori che hanno contribuito all’aumento delle esportazioni regionali, tra cui si segnalano i distretti della moda, cresciuti del 19,4%. È infatti opinione diffusa tra gli esperti che l’industria delle calzature di Fermo dia un forte impulso allo sviluppo dell’intero settore: ha registrato una crescita del 16,5% diventando il primo distretto per l’export della Regione. I commenti contenuti nel documento evidenziano inoltre i principali partner commerciali delle Marche: la Russia, dove le vendite dei prodotti locali sono cresciute del 64,5% e la Francia (+25,6%).
Buoni anche i risultati raggiunti dai distretti del sistema casa: stando alle opinioni degli analisti, le cappe aspiranti e gli elettrodomestici di Fabriano si collocano al secondo posto tra i comparti industriali più votati all’export. Tra i distretti industriali marchigiani più attivi nei mercati internazionali si segnala inoltre il comparto degli strumenti musicali di Castelfidardo, dove le vendite all’estero sono aumentate del 26,9% anche grazie all’aumento della domanda in Bulgaria, Emirati Arabi Uniti e Portogallo.
La recensione, infine, fa emergere le principali destinazioni di sbocco dell’export regionale: i mercati maturi, dove si registra una crescita del 13,6% e i nuovi mercati (+12,9%). Le opinioni degli analisti e i commenti di Co.Mark sulle nuove abitudini di acquisto dei consumatori segnano la strada da seguire per il futuro: le aziende locali potranno intercettare la domanda dei buyer stranieri interessati all’acquisto di prodotti innovativi e sostenibili.