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Concorso docenti: ricorso del Codacons al Tar Lazio

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ANCONA 13 SET.  Il tanto atteso concorso docenti, che avrebbe dovuto essere uno dei fiori all’occhiello della “Buona scuola” voluta dall’attuale governo, continua a far discutere. Anzi: l’esito delle prove scritte, finora corrette, sta causando più polemiche perfino dei requisiti di accesso previsti dal bando stesso. A far discutere – spiega il Codacons – l’estrema lentezza delle commissioni, che dal 28 aprile ad oggi avrebbero corretto circa 70mila prove, e il preoccupante esito di tali correzioni: oltre la metà dei candidati non è stata ammessa agli orali. Il 55,2% delle prove, secondo fonti stampa, non sarebbero state neppure sufficienti.

Il Codacons, da sempre particolarmente attento al mondo della scuola, teme che il concorso possa trasformarsi nell’ennesima beffa a danno di chi coltiva la legittima ambizione di essere immesso in ruolo. Saranno danneggiati sia coloro che, sebbene preparati, si sono visti bocciare, sia chi, invece, sarà chiamato per l’ennesima supplenza annuale.

Per questo l’associazione lancia oggi nelle Marche un ricorso collettivo contro il Miur, da intraprendere al Tar Lazio, in favore di tutti i docenti residenti in regione che non sono stati ammessi alle prove orali. L’iniziativa ha lo scopo di ottenere l’annullamento previa sospensiva dell’efficacia delle graduatorie di merito e dei giudizi negativi di mancata ammissione alla prova orale e, comunque, l’ammissione con riserva dei ricorrenti alle successive fasi concorsuali, anche alla luce dell’orientamento già espresso dal TAR del Lazio in tema.

Il ricorso – spiega il Codacons – è diretto a contestare l’articolazione delle prove concorsuali, i criteri stabiliti per la loro elaborazione e valutazione, nonché le modalità di svolgimento delle prove stesse.

Tutti i docenti delle  Marche bocciati alle prove scritte possono ottenere informazioni e partecipare all’azione collettiva attraverso il sito www.codacons.it