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Confartigianato: ancora confusione sull’Ecobonus

“Giorni di fermento dopo il varo del DL Rilancio. Infinite le telefonate di cittadini che chiedono l’ecobonus al 110%.” commenta Luca Bocchino Responsabile Sviluppo Economico Categorie e Territori. Peccato che la norma diventerà realtà solo a partire da luglio e l’applicazione delle stessa comporterà ulteriori rinvii nel tempo, tenendo ferme ancora per un mese le imprese del Comparto Casa. Queste le preoccupazioni di Confartigianato in attesa delle linee guida dell’Agenzia delle Entrate, preoccupazione che mettono in difficoltà circa 8.000 aziende nell’anconetano  con oltre 23.000 addetti e 30.000 imprese nella regione con 80.000 addetti.
Le detrazioni rappresentano un’opportunità di rilancio che potrebbe dare fiato a un intero comparto tra i più provati in questo periodo Aggiunge Filippo Luna Presidente Settore Impianti ed imprenditore di Sirolo Grazie alle operazioni ristrutturazione ed efficientamento energetico la casa, bene primario per molti cittadini, potrebbe rivalutarsi fino al 30% in più.  Tutte le richieste di ristrutturazioni si basano sulla possibilità di beneficiare delle detrazioni. Si sta avverando quanto denunciato prima dell’uscita del Decreto. I fatturati di maggio e giugno sono azzerati, bloccando tutti i cantieri e lasciando le imprese con i costi fissi a cui far fronte. Occorre chiarire che purtroppo non tutti potranno beneficiare di questa misura in quanto occorre migliorare la struttura di almeno 2 classi energetiche, con tetti massimi di spesa di 30mila € per gli impianti e 60mila € per le superfici edili. Inoltre chi certifica i lavori è responsabile penalmente e questo fa temere allungamenti di tempi dettati dalla burocrazia. Non ultima la cessione del credito. Lo sconto in fattura era stato  paventato e combattuto dalle piccole imprese aggiunge Enrico Mancini Imprenditore Edile e presidente Confartigianato per la zona di Pesaro, ottenendo una piccola grande vittoria. La cessione potrà avvenire con le banche ma visti i problemi burocratici che sono stati riscontrati per i 25.000€ del decreto liquidità, il dubbio di come potranno rispondere alla liquidità necessaria è forte. Si stima che il passaggio del Credito d’imposta tra utente ed impresa possa impiegare fino a 8/9 mesi. In attesa di avere le direttive però sta accadendo ciò che era stato paventato. Cantieri bloccati, pagamenti bloccati, clienti che pensano di usufruire del 110% da luglio anche se poi non risulteranno beneficiari. Tutta la filiera si sta bloccando.
Infatti non tutti coloro che sperano nelle detrazioni rientreranno nel superbonus in questione. Molti potrebbero già procedere con il 90% di detrazione previste da bonus facciate o con le detrazioni del 50% per le ristrutturazioni e del 65% per il risparmio energetico. Intanto grandi operatori nazionali e con grande disponibilità economiche e “spalle grosse” stanno contattando utenti e cittadini proponendo servizi a costo zero trasferendo poi i lavori ad altri operatori. Occorre fare attenzione, parlare con le persone ed affidarsi ad imprese del settore e del territorio che da sempre operano a tutela del cliente finale. Confartigianato si sta attivando con alcuni istituti bancari locali  per stipulare accordi relativamente alla procedure di trasferimento del Credito d’imposta al fine di aiutare le imprese nell’acquisizione della liquidità.