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Confcooperative Marche, Stronati confermato alla presidenza

Massimo Stronati
Massimo Stronati
Massimo Stronati

ANCONA 3 APR.  “Non si tratta solo di riprendere il cammino dello sviluppo, per uscire dalla crisi. Si tratta soprattutto di mettersi in grado di sostenere il passo delle locomotive trainanti in un mondo che sarà sempre più dinamico, competitivo e innovativo. Cooperare è innovativo, cooperare è vincente”. Questo il messaggio di Massimo Stronati, presidente di Confcooperative Marche, confermato oggi al vertice della Centrale cooperativa dall’assemblea regionale, che si è svolta all’hotel Cosmopolitan di Civitanova Marche (Mc), dedicata al tema “Condividiamo passione, nutriamo le comunità”. Stronati ha iniziato il suo intervento ricordando Matteo Mari, il dipendente di Confcooperative Macerata, scomparso in un incidente in montagna. “Un giovane che condivideva la nostra idea di lavoro – ha detto Stronati -, capace, serio e sereno, volenteroso e solare, con tanti progetti di vita”. Quello di Confcooperative Marche è un sistema economico e sociale che include 315 cooperative, in prevalenza del settore agricolo, consumo, cooperative sociali, con 34.530 soci, 8 mila addetti e un fatturato di 815 milioni, e che comprende 19 Banche di credito cooperativo, operative sul territorio marchigiano con 206 sportelli, 56 mila soci, 1.550 dipendenti e un margine di intermediazione di 320 milioni di euro. L’assemblea di oggi ha dato vita al “Regionale unico”, un unico organismo di rappresentanza che comprende anche le Confcooperative provinciali e interprovinciali. “Nelle Marche, bisogna cooperare di più – ha sottolineato Stronati -, politica e organizzazioni datoriali, sindacali, Università, tutti ma proprio tutti dobbiamo stare allo stesso tavolo con i progetti per la crescita della comunità della nostra regione. E, in quest’ottica, è fondamentale il progetto dell’Alleanza delle Cooperative Italiane delle Marche, costituita a dicembre, con le Centrali Agci e Legacoop. Siamo orgogliosi di esserci riusciti”. E all’orizzonte, ha aggiunto Stronati, “vorremo essere più propositivi con la creazione delle cooperative di comunità, con i progetti nazionali su welfare, energia e trasporto pubblico locale, che saranno i nostri passepartout per favorire lo sviluppo simultaneo delle comunità, fatto di piccoli Comuni che ancora non riescono ad unificarsi. Integrazione invece necessaria fra le cooperative, per unire teste e progetti al nostro interno, con un netto no a gelosie e ad alibi strutturali e territoriali perché il mercato non aspetta nessuno”. Il cammino dell’Alleanza delle Cooperative è stato messo in rilievo anche dal presidente nazionale di Confcooperative, Maurizio Gardini. “Il progetto dell’Alleanza è irreversibile – ha detto Gardini -, abbiamo la necessità di fare le cose presto e bene, ma soprattutto bene. E’ fondamentale che il processo che vada avanti per fare dell’Aci la casa di tutte le cooperative, anche di quelle che non aderiscono alle nostre Centrali cooperative. Dobbiamo lavorare ad un progetto accattivante per creare un’organizzazione fatta per le cooperative, per essere al loro fianco e per camminare insieme a tutti i soci e a tutti i lavoratori”. A testimoniare il percorso già fatto insieme a Confcooperative Marche, gli interventi di Stefano Burattini, presidente di Agci Marche, e di Gianfranco Alleruzzo, presidente di Legacoop Marche, entrambi concordi sull’opportunità di crescita per la cooperazione che deriva dalla nascita dell’Alleanza. Bruno Fiorelli, presidente Federazione marchigiana Bcc, ha parlato della riforma delle Banche di credito cooperativo, mentre Nevio Lavagnoli, portavoce di Agrinsieme Marche, ha sottolineato, “l’importanza dell’agire insieme per il bene dell’agricoltura”. Manuela Bora, assessora regionale alla Cooperazione, ha rimarcato come “la cooperazione abbia sempre dato un grande impulso all’economia delle Marche anche in termini di solidarietà con la costituzione di nuove cooperative create da aziende in crisi” mentre Angelo Sciapichetti, assessore regionale all’Ambiente e alle Politiche per la montagna, ha detto come “la lunga traversata del deserto della crisi è stata compiuta con grande positività dalla cooperazione, un modello di sviluppo che può essere il migliore per accompagnare la nostra comunità”. Nel suo saluto don Vinicio Albanesi, presidente Comunità di Capodarco, sottolineando il ruolo della cooperazione, ha raccomandato “di affrontare la questione del massimo ribasso nell’affidamento degli appalti pubblici, che danneggia tutti i lavoratori”. Dal sindaco di Civitanova Marche, Tommaso Claudio Corvatta, è arrivato l’apprezzamento a Confcooperative Marche per l’essere un’organizzazione che punta sull’innovazione.