Home Cronaca Cronaca Ancona

Corinaldo, il sindaco scrive ai cittadini proprietari di piante sulle strade

corinaldo
Corinaldo
Corinaldo
Corinaldo

ANCONA 7 GIU.  Un problema di sicurezza pubblica. Alla luce di un’attenta verifica dello stato di alcune strade comunali e vicinali e nello specifico della presenza ai bordi delle strade di alcune piante, radicate sulle proprietà private ma completamente secche, il primo cittadino di Corinaldo ha deciso di scrivere ai proprietari o conduttori frontisti delle strade comunali e vicinali.
La presenza di piante completamente secche infatti rischia di aggravarsi col tempo e in particolar modo con le avverse condizioni meteo. I rami infatti sporgono pericolosamente spesso sulla carreggiata e creando pericoli per la sicurezza della circolazione stradale e per l’incolumità delle persone.
Il sindaco Matteo Principi quindi, appellandosi al senso civico e alla responsabilità di tutti chiede “di eseguire periodiche e costanti verifiche sullo stato di stabilità dei rami e delle piante radicate lungo le strade, affinché siano evitati pericolo o danni ai veicoli ed alle persone di passaggio”.
Inoltre avverte i cittadini che per le operazioni di potatura e di taglio dei rami o delle piante secche, dovranno attenersi alle norme vigenti in materia, L.R. .6/2005 (legge forestale regionale), in particolare l’art. 21, e del regolamento del verde urbano e delle formazioni vegetali caratterizzanti il paesaggio rurale marchigiano approvato con DGR 603 del 27/7/2015.

 

Una situazione delicata in cui il primo cittadino ricorda che “gravano sui proprietari e/o conduttori dei fondi l’onere di provvedere alla regolare manutenzione degli alberi e dei loro rami, affinché dagli essi non derivino danni a cose e/o persone, che, debbono, eventualmente essere risarciti, fermo restando le possibili più gravi conseguenze penali; che qualora venissero evidenziati casi gravi di immediato pericolo per l’incolumità delle persone, si interverrà con specifico provvedimento urgente, con le inevitabili sanzioni in caso di inottemperanza.”