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Coronavirus, crollo del settore del turismo nelle Marche

ARPAM

Crollo verticale del fatturato per il settore del turismo. L’emergenza sanitaria ha provocato la paralisi dell’intera filiera che genera circa il 12% del Pil italiano.

Secondo le stime elaborate da CNA nel primo semestre del 2020 i ricavi del turismo subiranno una contrazione del 73%. Il giro d’affari atteso è di appena 16 miliardi di euro rispetto ai 57 miliardi dello stesso periodo dell’anno scorso. Compromessa anche la stagione estiva. CNA prevede che tra luglio e settembre mancheranno all’appello circa 25 milioni di stranieri.

Il consuntivo del primo trimestre mostra una flessione del fatturato di 15,6 miliardi mentre per il secondo trimestre CNA prevede una contrazione di oltre 25 miliardi, anche tenendo conto di un allentamento delle misure restrittive.

Il segmento più colpito è la ricettività alberghiera ed extra-alberghiera con un crollo del giro d’affari di 13 miliardi nella prima metà del 2020, da 17 a 4 miliardi di euro.

“La nostra attività è aperta, ma senza clienti, in questi giorni non abbiamo avuto richieste – dichiara Federico Cavallaio titolare dell’Hotel City di Senigallia – per ora non abbiamo avuto molte disdette per il mese di luglio ed agosto ma la situazione non vede miglioramenti, un preventivo per il mese di agosto, null’altro”

Per la ristorazione si stima un fatturato a 3 miliardi di euro contro i 10 miliardi dello stesso periodo del 2019. In calo di 6,1 miliardi per lo shopping turistico. Molto colpiti anche i trasporti turistici con una perdita di fatturato stimata a 6,7 miliardi.

“Si sta lavorando a livello nazionale per dare supporto al settore che è stato maggiormente colpito dall’esplosione dell’emergenza sanitaria – dichiara Mugianesi Giacomo Resp. Prov. Turismo CNA – si deve lavorae affinché ci siano sinergiche azioni di sistema per far ripartire il prima possibile l’economia turistica, quando la situazione emergenziale si sarà stabilita – prosegue Mugianesi – è verosimile ipotizzare che la domanda sarà alimentata soprattutto dai cittadini italiani, in questo contesto la CNA ritiniene che l’introduzione di un bonus vacanze per le famiglie italiane possa rappresentare un primo valona importante”.

La diffusione del virus a livello globale e le relative misure restrittive degli spostamenti si traducono nel mancato arrivo nella penisola di circa 25 milioni di stranieri nel periodo tra febbraio e giugno, pari a 82 milioni di presenze. CNA stima che tra luglio e settembre altri 25 milioni di turisti stranieri non arriveranno in Italia per 98,5 milioni di presenze in meno. In totale tra febbraio e settembre la perdita di turisti stranieri ammonta a 50,2 milioni e circa 180,8 milioni di presenze.

CNA ha elaborato una serie di proposte, dal sostegno al reddito, ad interventi su affitti e utenze , fino ad arrivare all’introduzione di voucher in sostituzione dei pacchetti e delle prenotazioni. Quale sarà lo scenario futuro? Oltre alle misure immediate CNA ha pensato anche alle azioni per il post crisi epidemiologica. Un piano straordinario di rilancio del settore che passa dalla promozione al sostegno per la ristrutturazione delle infrastrutture, al miglioramento del livello di offerta turistica, senza dimenticare la riduzione della pressione fiscale e contributiva.