Sono stati selezionati dai Centri per l’Impiego a novembre scorso e oggi hanno firmato un contratto a tempo indeterminato presso la Corte d’Appello.
Sono 24 giovani operatori giudiziari che faranno parte degli Uffici Giudiziari del Distretto di Corte di Appello di Ancona per supplire ad una cronica carenza di organico. Hanno partecipato a un bando nazionale del Ministero per selezionare 616 candidati a ricoprire posti a tempo indeterminato presso gli Uffici Giudiziari di 13 regioni . La Regione Marche è la prima che ha concluso tutte le procedure di selezione grazie ad un ottimo lavoro di collaborazione tra gli uffici regionali dell’assessorato al Lavoro-Formazione e la Corte d’Appello. La Regione Marche, attraverso l’Ufficio di Coordinamento delle attività dei Centri per l’Impiego, ha infatti gestito gli step procedurali ( raccordo operativo con il Ministero e le altre Regioni, predisposizione dell’avviso pubblico , gestione della fase intermedia per la raccolta delle adesioni, formazione delle graduatorie ed altri adempimenti) che hanno permesso di collocare al lavoro 8 operatori ad Ancona, 3 ad Ascoli Piceno, 1 a Camerino, 4 a Fermo, 4 a Macerata e 4 a Pesaro.
Molto soddisfatta l’assessore regionale al Lavoro- Formazione-Istruzione , Loretta Bravi che oggi ha partecipato in Corte d’Appello al momento della sottoscrizione dei contratti: ” Da novembre gli uffici regionali hanno lavorato per portare a compimento questa attività di inserimento al lavoro e un particolare ringraziamento va per tutti al dirigente Stefano Raia. Va sottolineato – ha proseguito l’assessore – un matching virtuoso tra Regione e Corte d’Appello, cioè un lavoro di coordinamento e compatibilità tra uffici che è andato oltre la reale e pur effettiva collaborazione istituzionale. Una modalità di lavoro su cui abbiamo investito molto sia a livello umano che economico per tutto il corso del mandato ove ce ne fosse opportunità e occasione, come è accaduto, ad esempio, per collegare e valorizzare sinergie tra mondo della Scuola e mondo del Lavoro o ancora tra Centri per l’Impiego, tirocini formativi e aziende. Quindi la sottoscrizione dei contratti , oggi, rappresenta sia un punto di arrivo che un punto di partenza , non solo perché questi giovani hanno acquisito competenze e ricopriranno ruoli adeguati alla loro formazione , non solo perché costituiscono una fonte di speranza di fronte ad una crisi occupazionale aggravata dall’emergenza Covid, ma perché identificano un percorso virtuoso di come si possano dare risposte concrete quando la Pubbliche Amministrazioni sanno dialogare e lavorare insieme per costruire azioni efficaci.”