Non solo la lotta al Covid: le forze dell’ordine controllano anche i DPI venduti e la loro sicurezza.
Oltre 280mila mascherine chirurgiche sprovviste del marchio CE sono state sequestrate al porto di Ancona dall’Agenzia delle Dogane e dalla Guardia di Finanza
I dispositivi erano a bordo di un tir con targa bulgara appena sbarcato dalla Grecia.
L’apposizione del marchio CE, sottolinea una nota dell’Agenzia, è obbligatoria in base alla normativa comunitaria di settore, e viene attestata dal produttore per mezzo della dichiarazione di conformità ai requisiti di sicurezza e salute previsti dalle relative disposizioni europee. La marcatura costituisce quindi una certificazione di qualità con la quale il fabbricante, sotto la propria responsabilità e in conseguenza delle opportune verifiche, dichiara che la merce è conforme a tutti i requisiti di sicurezza previsti dalla normativa.
Alla ditta responsabile dell’immissione in commercio è stata contestata la violazione delle norme con l’applicazione di una sanzione amministrativa pecuniaria che da 21.400 euro a un massimo di 128.400 euro