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Crisi industriale, fondo di garanzia centrale per ripartire

sicurezza sul lavoro

ANCONA 7 FEB. Fondo centrale di garanzia, agevolazioni per le aree di crisi industriale non complessa: sono stati i temi discussi nel corso della riunione della Sede stabile di concertazione, alla quale ha partecipato l’assessora regionale Manuela Bora in qualità di coordinatrice della Commissione Attività produttive della Conferenza delle Regioni. L’incontro si è svolto a Roma, al ministero dello Sviluppo Economico, con la partecipazione del ministro Carlo Calenda. “Il tavolo è tornato a riunirsi dopo diverso tempo, con all’ordine del giorno questioni importanti per il sostegno delle attività produttive e il rilancio delle aree di crisi – commenta l’assessora Bora – Si è discusso, in particolare, delle modalità di partecipazione delle Regioni al finanziamento di questi strumenti di aiuto della ripresa economica. Le autonomie regionali daranno il proprio contributo per agevolare una ripresa che, necessariamente, passa attraverso il rilancio delle imprese locali e della capacità produttiva dei territori”. L’assessora Bora si è mostrata particolarmente soddisfatta dell’esito del confronto. “Il ministro Calenda ha accolto le richieste delle Regioni, rendendosi disponibile a incrementare le risorse della legge 181/89 per il rilancio delle aree di crisi industriale non complessa rispetto a quanto preventivato, riservando una dotazione cospicua agli Accordi di programma da sottoscrivere in queste aree, oltre ai fondi destinati al bando nazionale “. La “Sede” è stata istituita con Legge 296/2006 per un monitoraggio sullo stato di attuazione dei progetti di innovazione industriale, il riordino del sistema degli incentivi, per proporre interventi finanziari calibrati alle esigenze delle imprese. Ai lavori partecipano i rappresentanti delle Regioni e delle Province autonome, insieme alle amministrazioni centrali dello Stato.