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Esplosione a Ravanusa, sale a 7 il bilancio delle persone decedute

La Procura ha aperto un fascicolo, mentre i carabinieri acquisiscono verbale di un intervento sulla rete

Sale drammaticamente a 7 persone decedute, il bilancio delle vittime a 36 ore dall’esplosione a Ravanusa.

L’esplosione che è avvenuta per una fuga di gas, ha distrutto 4 palazzine e ne ha devastate altre 4.

All’appello mancano ancora due persone. Si tratterebbe di un uomo di 70 anni e il figlio di 30 anni che sarebbero sepolti sotto le macerie.

La procura ha aperto un fascicolo per il momento contro ignoti.

I carabinieri stanno acquisendo il verbale dell’intervento alla rete avvenuto cinque giorni fa per verificare chi abbia materialmente eseguito il collaudo e se sia stato fatto a regola d’arte.

Si sarebbe trattato di un intervento di manutenzione ordinaria sull’impianto della rete di metano che non aveva evidenziato alcuna criticità.

Dopo un’intera notte di scavi tra le macerie i vigili del fuoco hanno estratto 4 corpi: l’infermiera Selene, incinta al nono mese; il marito Giuseppe e il suocero Angelo.

Un quarto corpo dovrebbe essere quello di Carmela, moglie del professore Pietro Carmina, il cui corpo era stato recuperato ieri assieme a quello di Enza e del marito Angelo e di Gioachina.

Il dispositivo di soccorso del Corpo nazionale è formato da 100 vigili del fuoco, giunti anche dai vicini comandi di Enna e Palermo, che sono impegnati nelle operazioni di ricerca delle altre sei persone segnalate come disperse, tra cui unità cinofile, esperti nella conduzione di mezzi per il movimento terra, nucleo NBCR (Nucleare Biologico Chimico Radiologico) e USAR team specializzato nel soccorso tra le macerie.