Aggiornamento. Al momento le vittime accertate dell’esplosione di Ravanusa sono tre. Due donne sono sopravvissute, sei ancora i dispersi.
Risultano, al momento, un morto e otto dispersi nell’esplosione che a Ravanusa, nell’Agrigentino, ha distrutto tre palazzine e ne ha danneggiate altre quattro.
Subito dopo l’esplosione il bilancio era ancora più tragico con dodici dispersi, poi due donne nella notte sono state estratte vive dalla macerie della loro abitazione che era crollata.

Nell’edificio di quattro piani andato distrutto c’erano 9 componenti dello stesso nucleo familiare. Uno è stato trovato morto, due si sono salvati. Si tratta di un’anziana di 80 anni, che è stata trasportata all’ospedale di Licata con gravi fratture, ed un’altra donna che i soccorritori sono riusciti a rintracciare facendo squillare il suo cellulare.
Gli altri famigliari, tra cui una giovane infermiera giunta al termine della gravidanza e il marito, risultano ancora dispersi.
La forte esplosione, che è stata sentita anche nei paesi vicini, sarebbe stata causata da una grossa fuga di gas dalla tubatura del metanodotto.

Il gas, secondo i vigili del fuoco si sarebbe accumulato nel sottosuolo oppure in un ambiente chiuso, poi, forse, l’attivazione dell’ascensore avrebbe causato l’innesco dell’esplosione potrebbe essere stata anche l’attivazione dell’ascensore. Si è trattato di un evento davvero raro con la rottura del tubo che potrebbe essere stata causata dal maltempo o uno smottamento del terreno.
Sul posto sono arrivate squadre dei vigili del fuoco di Agrigento, Palermo e Catania, la Croce Rossa, la Protezione Civile, la polizia e i carabinieri.