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Export Marche, crescono gli scambi col mercao svizzero

L’economia italiana è in crescita da 16 trimestri consecutivi, ma nel secondo trimestre 2018 i dati Eurostat mostrano una frenata e il PIL limita la crescita congiunturale allo 0,2%.

Il made in Italy – osserva Giuseppe Mazzarella, Presidente di Confartigianato Imprese Marche – è un driver della crescita e i rischi di rallentamento del commercio internazionale possono condizionare il sentiero di sviluppo. Su questo fronte proviene un segno positivo dall’aumento dell’8% dell’export dell’Italia verso i paesi extra UE a giugno 2018 che mantiene in terreno positivo il totale del primo semestre dell’anno: +1,9% (era +0,6% nei primi cinque mesi dell’anno). Tra i mercati, si osserva un forte dinamismo dell’export verso la Svizzera che sale del 55,1% a giugno 2018 e del 16,5% nei primi sei mesi dell’anno; a fronte di 1,8 miliardi di euro di aumento dell’export extra UE nei primi sei mesi dell’anno, 1,6 miliardi (il 91,1% dell’intera variazione) deriva dalla maggiore domanda del mercato svizzero.

Per quanto riguarda i dati regionali, attualmente disponibili fino al I trimestre 2018, per le Marche la Svizzera sono l’8° mercato di destinazione dell’export manifatturiero con il 3,6% del totale delle esportazioni. Rispetto allo stesso periodo del 2017 si registra una crescita dell’11,0%, pari a +9,9 milioni di euro. Se si considerano solo le esportazioni dei comparti a maggiore concentrazione di MPI – aggiunge il Mazzarella -la Svizzera sale al 4° posto tra i principali mercati di destinazione e registra una crescita del 14,8%, più intensa di quella osservata nel I trimestre 2017 (+12,3%). Nel dettaglio dei comparti, il 58,7% della crescita è determinato dall’export di articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia) e il 22,1% dall’export di articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili.