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Festività: 376 milioni sulle tavole dei Marchigiani

Nelle Marche, secondo le elaborazioni dell’Ufficio Studi di Confartigianato, si stima per dicembre una spesa delle famiglie in prodotti alimentari e bevande di 376 milioni di euro. Di questi, 158 sono intercettabili dal sistema di offerta delle imprese artigiane considerando la spesa in prodotti artigiani rintracciabili tra prodotti da forno, prodotti a base di cereali, salumi, prodotti lattiero-caseari, olio di oliva, dolci e gelati, condimenti e bevande alcoliche.

L’artigianato ha sempre costituito un elemento portante di tutto il comparto alimentare: la tradizione e la qualità artigiana – evidenzia Benedetta Principi, Responsabile Alimentaristi di Confartigianato Marche – rappresentano un importate fattore di status e apprezzamento, soprattutto nella nostra regione. Quello che però rileviamo, aggiunge, è che le imprese del comparto diminuiscono più intensamente della media nazionale.

Al 30 settembre 2019, infatti, il settore dell’artigianato alimentare nelle Marche è composto da 2.952 imprese diminuite del 2,0% in un anno, calo più marcato rispetto al -1,6% registrato in media nazionale dall’artigianato del comparto. Valutando l’andamento nell’arco di cinque anni, le imprese dell’artigianato alimentare registrano un calo del 5,9% rispetto al III trimestre del 2014, flessione decisamente più intensa rispetto al -3,8% in Italia.

Eppure – interviene Giorgio Cippitelli, Segretario di Confartigianato Imprese Marche – la nostra regione vanta ben 14 prodotti agroalimentari di qualità – 6 DOP (Denominazione di Origine Protetta: Olio di Cartoceto, Casciotta d’Urbino, Formaggio di Fossa di Sogliano, Oliva Ascolana del Piceno, Prosciutto di Carpegna, Salamini italiani alla cacciatora) e 8 IGP (Indicazione Geografica Protetta: Agnello del Centro Italia, Ciauscolo, Lenticchia di Castelluccio di Norcia, Maccheroncini di Campofilone, Mortadella Bologna, Patata Rossa di Colfiorito, Vitellone bianco dell’Appennino Centrale, Olio extra vergine di oliva Marche) a cui si aggiungono anche 153 prodotti agroalimentari tradizionali, cioè prodotti caratterizzati da metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura consolidate nel tempo, censiti dal Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali e che hanno da sempre – aggiunge Cippitelli – il favore del gusto del pubblico e a cui si lega l’attività di molte nostre piccole imprese.

Anche in vista del Natale e delle festività, Confartigianato si sta attivando, con diverse iniziative che coinvolgono molteplici operatori sul territorio, per promuovere l’eccellenza dei nostri prodotti e delle nostre imprese. Il settore enogastronomico e quello della ristorazione, infatti, continuano ad essere volàno per l’economia della regione, conclude Cippitelli, e crediamo che anche da essi si debba ripartire per lo sviluppo di un’economia ancora in difficoltà.