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Fisac Nuove Banche, preoccupazioni per le parole del presidente Nicastro

Banca Marche
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ANCONA 14 MAR. Le quattro Fisac delle quattro Nuove Banche vanno all’attacco dopo le dichiarazioni del presidente unico Nicastro con una nota stampa aggressiva quanto preoccupata per il futuro.

“L’intervista del dott. Nicastro, Presidente unico delle 4 Nuove Banche, rilasciata il 12 marzo al quotidiano First online, ripropone l’urgenza di trovare soluzioni equilibrate ad alcuni dei principali problemi ancora sul tappeto.

Egli dà atto del contributo dei lavoratori all’avvio del rilancio “ Per questo dobbiamo soprattutto essere grati ai 6.000 colleghi che hanno reagito con forte impegno ed in un contesto non facile. Ora siamo pronti a completare l’opera, con il collocamento sul mercato nei tempi dettati dalla Ue.”

Le 4 Nuove Banche “ ora sono appetibili per la vendita “ ( bilanci senza sofferenze e più robusti delle medie del sistema; chiaro potenziale di recupero di redditività; di quote di mercato e di efficentamento, ecc.).

Si parte da aprile, quando potranno essere presentate offerte preliminari e non vincolanti  d’acquisto. Poi scatterà la due diligence e, come già detto,  contiamo di vendere entro l’estate”.

Possiamo venderle in blocco o una per una: dipenderà dalle offerte che riceveremo….”

,,,,,Si tratta principalmente di banche e fondi di private equity  interessati dal poter acquistare banche senza  sofferenze, con bilanci robusti e superscrutinati, senza laccioli di  governance, profondamente radicate in territori prosperi nel cuore dell’Italia. Loro possono fare un buon affare, noi vogliamo ricavare il massimo, senza fare sconti a nessuno”.

Appunto, entrambe le Parti potranno realizzare un buon affare.

Ma questa scalata dell’Everest dove porterà i 6.000 lavoratori occupati nelle 4 Nuove Banche e i circa 1.000 lavoratori occupati nell’indotto ?

Quale attenzione all’economia dei territori e all’occupazione nella cessione delle 4 Nuove Banche ( e delle società controllate e delle partecipazioni ), “ profondamente radicate in territori prosperi nel cuore dell’Italia “?

L’Autorità di risoluzione ha individuato linee guida, percorsi, processi, procedure, protocolli da sottoporre ai soggetti che si presenteranno per l’acquisizione ?

E la REV ( la bad bank unica ) quali strategie intende adottare per la gestione e il recupero dei crediti in sofferenza ? Quali ricadute sull’economia reale ? Non tutti gli NPL sono il frutto di concessioni creditizie spregiudicate/imprudenti e/o clientelari a favore di contraenti che hanno prima incassato il credito e sono poi fuggiti via.

Il Governo con il recente decreto legge n. 18 ha introdotto novità rilevanti in materia di regime fiscale per le procedure di crisi.

Ma siamo sempre in attesa dei decreti a favore dei risparmiatori, per il “ ristoro “ dei quali continuiamo a chiedere certezze e misure congrue, in primis a favore degli obbligazionisti subordinati non istituzionali e non professionali..

Nell’intervista il Presidente delle 4 Nuove Banche dichiara “Sarebbe bello che le azioni di responsabilità aumentassero le risorse per i risparmiatori” … “ Solo un esame caso per caso può dire quanti sono i casi di truffa. Sta all’arbitrato dell’Autorità Anticorruzione di Cantone accertarlo”… “ Le nuove banche si faranno trovare pronte con i dossier a disposizione dei risparmiatori che richiederanno gli indennizzi “.

Nel rispetto di ciò che la Magistratura accerterà, chiediamo chiarezza e trasparenza sulle responsabilità delle crisi irreversibili delle 4 vecchie banche, di chi ha concorso all’amministrazione e alla gestione, di chi eventualmente ne ha tratto anche impropri vantaggi.

Eventi tanto gravi non possono lasciare coni d’ombra, quali quelli che continuano, purtroppo, a gravare anche su come le Autorità preposte hanno vigilato prima sull’emissione e poi sul collocamento dei bond subordinati.

Lo chiediamo per il ristoro dei risparmiatori e per la giusta tutela dei lavoratori delle 4 banche, tuttora esposti al sospetto di avere consapevolmente concorso a collocamenti impropri delle obbligazioni subordinate.

Lo chiediamo soprattutto perché soltanto un radicale cambio di passo potrà ricostituire quella relazione di fiducia, indispensabile per tutto il sistema creditizio del nostro Paese e non solo per le 4 banche in vendita.