Su questi temi si è basato l’intervento dell’assessore regionale all’Ambiente Maura Malaspina nel convegno “Geotermia a bassa temperatura: una risorsa rinnovabile strategica ed efficiente” che si è recentemente tenuto a Pesaro.
“Significativi sono stati gli effetti benefici che abbiamo avuto in agricoltura e nei settori del turismo – ha proseguito l’assessore- e restano fondamentali in una regione come le Marche. Sul versante energetico puntiamo su piccoli impianti di rinnovabili diffusi, non impattanti sul territorio, come la moderna geotermia e gli altri impianti innovativi a basso impatto ambientale. In quest’ottica si e’ mosso il POR FESR Marche “Efficienza energetica e promozione delle energie rinnovabili” i cui obiettivi sono quelli di perseguire il risparmio energetico, l’eco-efficienza energetica e l’utilizzo delle energie rinnovabili. Sono state 287 le imprese finanziate per 133 tep ( tonnellate equivalenti di petrolio) e quasi 12 mila tep risparmiate.
Con l’asse 3, POR FESR Marche CRO anni 2007/2013 sono stati finanziati interventi rivolti alla realizzazione di impianti geotermici a bassa entalpia da localizzare nel territorio regionale. I beneficiari del bando sono stati gli enti pubblici, 12 i progetti finanziati e 1 milione 200 mila euro i contributi.
L’obiettivo è quello di promuovere questa tipologia di interventi per realizzare piccoli/medio impianti per la produzione di energie da fonte rinnovabile a basso impatto ambientale e nello stesso tempo, apportare un significativo contributo allo sviluppo e alla creazione di nuovi posti di lavoro per il nostro territorio e in tutta la filiera produttiva.”
Quindi l’assessore ha ricordato come già il Parlamento Europeo ha approvato il pacchetto clima-energia per gli obiettivi che si prefiggono di ridurre del 20% le emissioni di gas a effetto serra, portare al 20% il risparmio energetico e aumentare al 20% il consumo di fonti rinnovabili.
“ll raggiungimento dell’obiettivo del Protocollo di Kyoto e delle successive integrazioni – ha concluso l’assessore Malaspina – richiede una politica energetica forte, basata sul risparmio energetico, l’efficienza energetica, le fonti rinnovabili, andando ad incidere su tutte le politiche di settore: l’industria, l’agricoltura, l’edilizia, i trasporti, il turismo, per rendere più forti gli obiettivi perseguiti da anni dalla nostra Regione. Attualmente è in corso l’aggiornamento/revisione del PEAR approvato nel 2005 e ci impegnerà a ridurre del 13% le emissioni di gas effetto serra entro il 2020. portare al 17% la quota dei consumi da fonti rinnovabili/consumi finali; ridurre del 20% i consumi di energia entro il 2020. L’obiettivo italiano del 17% è stato ripartito a livello regionale e assegna alle Marche la quota del 15,4%, una percentuale che esprime il rapporto tra i consumi di energia da fonti rinnovabili e i consumi finali lordi di energia. Un parametro che è stato tenuto come bussola per gli interventi fin qui attuati dalla Regione.”