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Formazione professionale: 147 imprese marchigiane hanno investito nei percorsi formativi di FondItalia

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Francesco Franco-Presidente FondItalia

Il mondo del lavoro ha fame di formazione e di competenze che possano condizionare positivamente la ripartenza economica al termine della fase più critica della pandemia.
Secondo i dati Ocse, la formazione professionale in Italia è cresciuta del 113%, sospinta anche dalla possibilità di seguire online ed in ogni momento i corsi di apprendimento. Un’opportunità che è stata relativamente sfruttata dalle aziende marchigiane che hanno investito nei percorsi formativi dell’Avviso FEMI 2021.01 di FondItalia 218.000 euro.

Avviso FEMI 2021.01 finanzia progetti di tipo aziendale, interaziendale ed individuale, concordati tra le Parti Sociali che promuovono il Fondo e le imprese aderenti. Al finanziamento delle proposte formative concorrono le risorse destinate dalle aziende nella misura dello 0,30% del monte salari. I sei Sportelli 2021 si sono chiusi con 2.227 imprese beneficiarie e 24 Conti di Rete coinvolti.755 i progetti approvati per un importo totale pari a € 14.285.149,19 mentre i lavoratori destinatari della formazione sono stati 24.206.

Collocate a metà classifica le imprese marchigiane pur avendo finanziato 147 progetti hanno destinato alla formazione budget estremamente contenuti ed incidono per il 6% sul totale italiano (147 imprese su 2.227 beneficiarie in un anno) mentre il numero dei lavoratori rappresenta il 2% del totale (408 sui 24.206 formati in un anno). Dati che, proporzionalmente, fanno riflettere sulla necessità di potenziare la formazione in una regione ad alta vocazione turistica e con filiere produttive di notevole rilievo, come il comparto calzaturiero, a livello nazionale.

“Anche quest’anno abbiamo previsto la pubblicazione di un unico Avviso FEMI, articolato in sei Sportelli per consentire la programmazione a lungo termine delle attività formative, – spiega Egidio Sangue, Vicepresidente e Direttore di FondItalia – e finalizzato a promuovere la crescita e la qualificazione professionale dei lavoratori a supporto dello sviluppo e dell’innovazione delle imprese. La dotazione iniziale è stata aumentata progressivamente superando i 14 milioni di euro, grazie all’incremento delle risorse sulla base dei trasferimenti INPS che si sono resi disponibili”.

Quali sono i corsi su cui converge il maggior numero di richieste delle aziende piemontesi? Su poco più di 10.000 ore di formazione meno di 5.000 sono state dedicate alle attività manifatturiere, poco più di 2.000 al commercio all’ingrosso e riparazione autoveicoli e circa 1.000 alla sanità e assistenza sociale.
La classifica marchigiana vede al 1° posto le attività manifatturiere con 63 aziende, seguite dal commercio all’ingrosso e dettaglio oltre a riparazione di autoveicoli e motocicli con 32 imprese edalle attività di servizi di alloggio e ristorazione con 17 aziende.

Nonostante la pandemia, la formazione in aula si conferma la modalità maggiormente richiesta (92% del monte ore) anche se è sempre ammessa la teleformazione, conforme ai provvedimenti emanati dalle competenti autorità ai fini del contenimento del contagio dal virus COVID-19. Afferiscono a questa voce le ore erogate nella tipologia “a distanza sincrona e tracciabile”, del tutto assimilata alla modalità in presenza.
“FondItalia rappresenta un riferimento importante per le aziende aderenti, soprattutto per le piccole e microimprese – sottolinea Francesco Franco, Presidente FondItalia – promuovendo formazione di qualità e facilitazioni per le aziende aderenti. Anche quest’anno abbiamo previsto l’abolizione permanente dell’apporto proprio, ossia il cofinanziamento da parte delle imprese che optino per aiuti di importanza minore. Abbiamo messo in campo, inoltre, nuove risorse per favorire la ripresa delle imprese nell’ottica di promuovere l’innovazione attraverso la realizzazione di nuove metodologie organizzative e produttive. FondItalia, inoltre, offre adeguata assistenza alle imprese per mettere a punto percorsi formativi in grado di sostenere l’occupazione dei lavoratori e per favorire una ripartenza del sistema produttivo del Paese”.
Le aree prioritarie, definite dal Comitato Tecnico Scientifico del Fondo, sono: aggiornamento e mantenimento delle competenze; adozione di nuovi modelli di gestione aziendale (risorse umane, qualità, tecniche di produzione) ed amministrazione; sviluppo delle abilità personali; introduzione di elementi di innovazione tecnologica; promozione della conoscenza del contesto lavorativo; diffusione delle competenze linguistiche; supporto all’internazionalizzazione e green economy.

Il 1° sportello dell’Avviso FEMI 2022.01 chiuderà il 22 dicembre 2021 e la graduatoria dei progetti approvati sarà pubblicata sul sito www.fonditalia.org il 10 febbraio 2022.