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Furti di abiti ed elettrodomestici, scoperti quattro tunisini

polizia

Ad Ancona una grande operazione di Polizia Giudiziaria della Questura di Ancona sul fronte dei reati contro il patrimonio.

Questa volta nel mirino delle “Pantere” sono finiti quattro tunisini , uno dei quali è stato sottoposto ad un Fermo di Polizia Giudiziaria per Ricettazione e gli altri tre indagati per il concorso per il medesimo reato.

L’operazione è stata avviata ieri sera quando, verso le 19.30, squillava il 113; all’altro capo del telefono vi era un anconetano di 56 anni che chiedeva l’intervento della Polizia in quanto il tablet che gli era stato rubato nel tardo pomeriggio dell’8 u.s., dalla sua autovettura che aveva parcheggiato a Chiaravalle , era stato riacceso ed il segnale veniva posizionato nella zona del Piano San Lazzaro ed, esattamente, in Via Torresi.

La particolare conoscenza del territorio da parte degli Agenti delle Volanti permetteva di individuare un appartamento di un palazzo della predetta via, abitato da soggetti già conosciuti dalle Forze di Polizia in quanto dediti a traffici illeciti, anche per reati contro il patrimonio.

Poco dopo il blitz; dall’esterno del portone d’ingresso gli Agenti udivano delle voci di persone che chiacchieravano tra loro e lo spostamento di alcune cose.

All’interno dell’abitazione i poliziotti identificavano quattro tunisini di 31, 37, 45 e 49 anni, rinvenendo nella casa numerosi elettrodomestici di vario tipo, televisori, tablet, telefonini, forni elettrici e vestiti di varie marche, nuovi, vestiario per un totale di circa 20.000 euro, oltre al tablet rubato all’anconetano che aveva chiamato la Polizia.

Tra le cose rubate vi era anche un altro tablet, un giaccone ed uno zaino di una bambina che era stato asportato insieme ad altre cose sempre nel tardo dell’8 marzo dalla sua abitazione di Via Persiani, che la famiglia aveva lasciato temporaneamente per festeggiare la festa della donna.

K.S., tunisino di 45 anni, irregolare con le norme sul soggiorno, veniva sottoposto a Fermo di Polizia Giudiziaria e tradotto presso il Carcere di Montacuto a disposizione dell’A.G.

Gli altri tre tunisini venivano indagati per il concorso nel reato, così come il 49enne tunisino proprietario dell’abitazione che dovrà rispondere anche di favoreggiamento reale.