A partire dal mese di settembre a Pesaro, si è verificato un alto numero di furti di componentistica elettronica e strutturale all’interno di autovetture BMW di alta gamma, spesso avvenuti in orari notturni e coinvolgendo veicoli parcheggiati sulla pubblica via.
A seguito di tali episodi, il personale della Polizia di Stato in servizio presso la Squadra Mobile ha iniziato una minuziosa e mirata attività investigativa volta al monitoraggio di alcuni soggetti, sospettati di essere gli autori dei furti summenzionati, sfruttando la profonda conoscenza del territorio, unita all’analisi delle peculiari caratteristiche di tali furti e ad un’attenta attività info-investigativa.
In tale contesto, nel pieno della notte dell’11 novembre scorso gli agenti della Squadra Mobile, durante uno specifico servizio di pedinamento ed osservazione, hanno sorpreso in flagranza di reato due cittadini moldavi di 26 e 21 anni, in Italia senza fissa dimora, ma gravitanti da qualche mese a Pesaro, i quali avevano appena consumato ben cinque furti aggravati di componentistica elettronica, tutta sottratta mediante il medesimo modus operandi, da costose autovetture BMW.
I due moldavi sono stati trovati ancora in possesso della refurtiva, avente un notevole valore economico, già impacchettata in appositi sacchi di plastica e pronta per essere inviata all’estero. I due, infatti, di li a poco avrebbero affrontato un lungo viaggio verso la Moldavia.
A seguito dell’arresto, pertanto, è stato recuperato quanto rubato dall’interno delle BMW e sequestrato per la restituzione ai legittimi proprietari, ignari del furto e venuti a conoscenza del fatto nella mattinata perché avvisati dagli agenti della Squadra Mobile.
Nel corso dell’operazione sono stati sequestrati anche gli attrezzi utilizzati per commettere i furti, tra i quali un piccolo trapano avvitatore/svitatore a batteria e due piccoli utensili rompi vetro denominati “cutter di sicurezza a braccialetto”. Questi ultimi sono dotati di un meccanismo a molla che, una volta premuto contro il finestrino della macchina, fa scattare un piccolo percussore metallico che causa la frantumazione del finestrino stesso, consentendo quindi ai malviventi l’accesso a bordo del veicolo. In meno di 5 minuti spariscono volante, navigatore satellitare,computer di bordo. Trattandosi di vetture di alta gamma il danno può ammontare anche a 8/10 mila Euro.
Questa particolare tipologia di furti costituisce un fenomeno criminale assai ricorrente, generalmente compiuto da soggetti dell’Est Europa, che alimenta il fiorente mercato clandestino dei
pezzi di ricambio di autovetture di alta gamma, verosimilmente riconducibile ad una attività criminale “strutturata” e basata su più ampie “reti” interconnesse ed operanti non soltanto sul territorio nazionale ma anche su quello internazionale .
Nella mattinata di oggi si è svolta l’udienza di convalida dei due arresti, al termine del quale l’A.G. ha convalidato l’arresto ed applicato ad entrambi la custodia cautelare in carcere.
In sede di convalida è stato evidenziato l’importante valore dell’odierna operazione di polizia, che ha interrotto condotte criminose ed inquietanti sia per la loro frequenza che per il danno alla sfera giudico-economica altrui, soprattutto in un contesto storico come quello attuale, caratterizzato da difficoltà economiche e relazionali.
Si tratta di un brillante risultato operativo raggiunto grazie alla fondamentale e perfetta sinergia tra il lavoro svolto dalle Forze dell’Ordine e l’Autorità Giudiziaria di Pesaro, costantemente impegnati a mantenere sicurezza e legalità sul territorio.