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Furto al Caffè Montebello, presi gli autori della rapina

Era la sera del 09 Ottobre 2019 quando due uomini consumavano un furto ai danni del “caffè Montebello” sito in via Montebello di San Benedetto del Tronto, in sede di denuncia il proprietario del locale riferiva che alle ore 04 circa, due uomini, approfittando della chiusura dell’esercizio e dell’assenza di persone lungo la pubblica via, forzavano la porta finestra  del bar rubando denaro contante dal registratore di cassa e bottiglie di alcolici. Personale della Squadra di Polizia Giudiziaria del Commissariato intraprendeva immediati accertamenti finalizzati all’identificazione dei due responsabili, acquisendo in primo luogo i filmati estrapolati dal sistema video installato nelle pertinenze dell’esercizio.

Il lavoro certosino di elaborazione e miglioramento della risoluzione visiva effettuato con la collaborazione di personale specializzato del locale posto di Polizia Scientifica, consentiva di risalire agli autori materiali del furto identificati per C.M di anni 28, pregiudicato già destinatario  dalla misura di prevenzione del foglio di via da questo comune e B.A. di anni 29 incensurato, entrambi di nazionalità italiana.

Il titolare/denunciante, effettuata una formale individuazione fotografica, riconosceva nel primo soggetto identificato, colui che alcune ore prima del furto, durante l’orario di apertura del bar, lo aveva minacciato pesantemente per averlo allontanato a causa della condotta di disturbo posta in essere verso altri clienti.   

Le indagini esperite venivano compendiate in un’articolata informativa di reato a carico dei due giovani trasmessa alla Procura della Repubblica di Ascoli Piceno che, nel decorso mese di Novembre delegava i Poliziotti della Squadra di P.G. ad eseguire una perquisizione nel domicilio provvisorio di C.M. alla ricerca di elementi e/o cose pertinenti al reato. Dopo laboriose ricerche, l’indagato veniva individuato in un’abitazione di Grottammare ospite di un altro pregiudicato del posto.  

La perquisizione eseguita nella stanza di C.M., consentiva di rinvenire un paio di scarpe di pregio perfettamente corrispondenti per forma, colore e modello alle calzature indossate da uno dei due autori durante la fase esecutiva del reato e di un grosso anello identico a quello visibile dai filmati in precedenza esaminati.

Le risultanze delle operazioni di perquisizione conducevano la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ascoli Piceno a richiedere l’emissione di un’ordinanza di applicazione di misura cautelare al G.I.P. il quale, accogliendo in toto l’ipotesi accusatoria, disponeva la custodia cautelare in carcere nei confronti di C.M. e gli arresti domiciliari a carico di B.A.

Nella mattinata del 15 febbraio u.s., lo stesso personale della Squadra di P.G. incaricato delle indagini, individuava i due indiziati all’interno di un B&B ubicato in questo centro cittadino. Pertanto unitamente a personale della Squadra Volante accedeva all’interno della stanza situata al primo piano della struttura ricettiva ove bloccava ed arrestava i malfattori.

All’esito delle formalità di rito C.M. veniva associato alla casa Circondariale di Ascoli Piceno e B.A. ristretto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione entrambi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria procedente.