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Giornata Internazionale dell’anziano: i consigli degli esperti

Anziani
Giornata Internazionale dell'anziano
Giornata Internazionale dell’anziano

ANCONA 29 SET.  La Giornata Internazionale dell’anziano, che si celebra il primo ottobre, anche quest’anno sarà occasione per rendere omaggio, attraverso numerose iniziative, a questa importante parte della popolazione: basti pensare che – secondo recenti dati diffusi dall’Istat1 – quasi il 22% della popolazione italiana è over 65.

 

In questi giorni, viene posto, in particolare, l’accento sulla gestione della salute nella terza età. Svolgere quotidianamente una moderata attività fisica, coltivare i rapporti con parenti ed amici, seguire una corretta alimentazione privilegiando frutta e verdura, sono alcuni dei più noti consigli degli esperti per mantenersi in forma quando l’età avanza.

Ma uno degli aspetti che spesso viene trascurato è la corretta idratazione, come ci ricordano gli esperti dell’Osservatorio Sanpellegrino.

 

Svolgere quotidianamente una moderata attività fisica, coltivare i rapporti con parenti ed amici, seguire una corretta alimentazione privilegiando frutta e verdura, sono alcuni dei più noti consigli degli esperti per mantenersi in forma quando l’età avanza.

Ma uno degli aspetti che spesso viene trascurato è la corretta idratazione, come ci ricordano gli esperti dell’Osservatorio Sanpellegrino.

 

“Negli anziani la mancanza di un’adeguata assunzione di acqua è dovuta anche ad uno stimolo della sete alterato le cui cause non sono chiare. Per questo motivo, in questa stagione della vita, bisognerebbe prestare ancora maggiore attenzione all’idratazione. L’acqua deve avere nella dieta la stessa rilevanza di qualsiasi altra sostanza nutritiva. Bisogna considerare anche che con l’avanzare dell’età possono sopraggiungere diversi problemi fisici  e, di conseguenza, spesso si ricorre a terapie che prevedono l’uso di diuretici”.- spiega il Prof. Umberto Solimene, dell’Università degli Studi di Milano, membro dell’Osservatorio Sanpellegrino, Presidente FEMTEC, Federazione Mondiale del Termalismo.

 

A complicare una corretta valutazione dello stato di idratazione dell’anziano  interviene il fatto che i campanelli d’allarme della disidratazione come ad esempio secchezza delle mucose, scarso turgore della pelle, costipazione, sonnolenza, letargia e alterate capacità mnemoniche, sono sintomi molto generici e per loro natura frequenti nella terza età.

Gli anziani sono quindi più esposti al pericolo di disidratazione, in modo particolare nella stagione calda – l’aumento dei ricoveri al pronto soccorso per “semplice” disidratazione ne sono testimonianza – ma in generale in tutto il corso dell’anno.

 

Queste difficoltà possono però essere superate misurando la quantità di acqua introdotta in un giorno con un metodo oggettivo.

“A seconda della stagione e dell’apporto di liquidi in altre forme, si consiglia di assumere acqua da una unica bottiglia da 1,5 o 2 litri, che deve essere bevuta completamente prima di sera. Ogni giorno una bottiglia. Nulla vieta ovviamente di bere di più, ma il rispetto di una quantità minima, oggettivamente verificabile, aiuta la valutazione da parte dell’anziano di quello che realmente assume e garantisce un apporto idrico almeno su una soglia di sufficienza” – spiega il professor Umberto Solimene.

Attenzione anche ai momenti della giornata: è preferibile  fare il pieno d’acqua al mattino, meglio se a digiuno, per ottenere un benefico effetto contro la stitichezza ed evitare problemi d’incontinenza e risvegli notturni. Infine è consigliabile evitare di bere immediatamente prima e durante il pasto, poiché provoca riempimento gastrico e senso di sazietà.