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IL 50° MACERATA OPERA FESTIVAL TRA AIDA, TOSCA E LA TRAVIATA

MACERATA_OPERA_FESTIVALMACERATA 05 FEB.  La 50° stagione lirica del Macerata Opera Festival, dal titolo “L’opera è donna” presenta tre titoli allo Sferisterio dal 18 luglio al 10 agosto. Aida, Tosca e La traviata saranno dirette da tre donne: Julia Jones, Eun Sun Kim e Speranza Scappucci, mentre le regie sono affidate a Francesco Micheli, che al suo tezo anno di direzione artistica debutta alla regia di un’opera in stagione allo Sferisterio, Franco Ripa di Meana e Henning Brockhaus, che riprende la sua celebre “Traviata degli specchi”. La stagione e i protagonisti sono stati illustrati questa mattina in Regione dall’assessore regionale alla Cultura Pietro Marcolini, dal presidente e vicepresidente dell’Associazione Arena Sferisterio Romano Marcolini e Antonio Pettinari, dal direttore artistico Francesco Micheli e dal direttore dell’organizzazione tecnico artistica Luciano Messi.

 

“La stagione del Macerata Opera Festival di quest’anno – afferma Marcolini – è la degna celebrazione dei cinquant’anni di attività lirico-sinfonica dello Sferisterio; ne rappresenta a pieno la grande tradizione, il valore delle produzioni, la passione e il lavoro culturale che ne stanno alla base. Le ultime edizioni poi hanno visto uno sforzo d’innovazione e di ricerca originale che prosegue e che ha prodotto un miglioramento della qualità artistica, pur potendo contare su minori risorse. Così il Macerata Opera Festival è divenuto l’esempio di come la qualità possa coniugarsi con la sobrietà e l’economicità, con una gestione sana e con ricadute positive sul territorio e l’occupazione collegata alla cultura. Aver messo la donna al centro della stagione 2014 è poi un’altra delle scelte felici: il diritto alla libertà e alla vita delle donne si esprime attraverso le protagoniste delle opere selezionate, ma soprattutto grazie ai talenti femminili coinvolti persino nella direzione orchestrale. Dal Macerata Opera Festival e dalle molteplici attività che racchiude viene un segnale di forte innovazione culturale che rende la lirica un terreno attualissimo di cimento della contemporaneità e di dialogo fecondo con le giovani generazioni”.

Con il ritorno in scena di Aida lo Sferisterio ricorda le sue origini: fu proprio con questo titolo che nel 1921 avvenne la trasformazione dell’arena da struttura sportiva a teatro d’opera.

“Stiamo preparando la stagione del cinquantenario – dichiara Carancini – con una serie di venti speciali, grazie anche alla collaborazione di Patrizia Sughi, già direttore marketing in teatri importanti come Napoli, Bologna, Verona”. Micheli entra nell’illustrazione dei cast. “Ll’inaugurazione sfodera una formidabile coppia di protagoniste femminili: Fiorenza Cedolins, una delle artiste più apprezzate degli ultimi anni in teatri come la Scala e Festival come Salisburgo (dove ha recentemente trinfato in Falstaff) è Aida, mentre Amneris è Sonia Ganassi, grande mezzosoprano rossiniano che ha recentemente esteso il suo repertorio ai ruoli verdiani ottenendo un grande successo personale in Oberto Conte di San Bonifacio alla Scala”. Radamès è il giovane tenore spagnolo Sergio Escobar, che ha recentemente cantato in Nabucco a Parma e Norma a Bologna. Nel cast anche il grande Nazzareno Antinori che ritorna sul palcoscenico dello Sferisterio nella breve ma cruciale parte del Messaggero.

 

Tosca torna allo Sferisterio con la voce di Susanna Branchini, forte del successo ottenuto nella scorsa stagione come Leonora in Trovatore. La Branchini ha riscosso un trionfo come Santuzza al San Carlo di Napoli nella Cavalleria di Pippo Delbono. In scena con lei il tenore romano Luciano Ganci, una delle giovani voci italiane più impegnate in Italia e all’estero (da Astana a Pechino) sotto bacchette come Valery Gergiev. Il baritono Sebastian Catana sarà impegnato nella prossima stagione come Scarpia, oltre che a Macerata, all’Opéra di Parigi e al Covent Garden di Londra.

 

L’impegnativa parte di Violetta Valéry è affidata al giovane soprano palermitano Jessica Nuccio, che proprio cantando La traviata alla Fenice di Venezia ha avuto le sua prima importante affermazione. La Nuccio è stata diretta da maestro come Zubin Mehta, Diego Matheuz, Renato Palumbo. Alfredo è Antonio Gandia, tenore spagnolo allievo di Alfredo Kraus dalla brillante carriera in teatri come il Liceu, il Maggio Fiorentino, la Scala e l’Opera di Roma, dove negli anni scorsi è stato applaudito proprio in questa parte. Come Germont padre ritroviamo Simone Piazzola, apprezzatissimo Conte di Luna nel Trovatore dell’anno scorso, che ha recentemente cantato La traviata anche alla Fenice di Venezia e al Palau de les Arts a Valencia. Nell’estate 2013 Piazzola ha vinto il secondo premio e il premio del pubblico al concorso Operalia. “Abbiamo riportato tre opere in Arena – dicee Pettinari – e ritrovato un interesse notevole verso il mondo degli imprenditori che investono sul territorio e sul nostro festival”. Conclude Messi: “la produzione del Macerata Opera Festival permette di sviluppare e far crescere delle professionalità tecniche, molto richieste anche da altri teatri. Questo know-out è molto prezioso e si traduce in lavoro. Molto importanti sono anche le collaborazioni e proprio quest’anno Aida sarà coprodotta con il Teatro Comunale di Bologna”.