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Il racconto di Piero Angela alla Settimana dello Spazio di Osimo

Il racconto
Piero Angela

Osimo – Lo spazio può cambiare la vita. Il racconto di Piero Angela alla Settimana dello Spazio di Osimo

Lo spazio che affascina, emoziona, commuove, interroga. E che cambia la vita. È lo spazio raccontato da Piero Angela, nel suo intervento all’apertura, lunedì 4 ottobre, della III edizione della Settimana Mondiale dello Spazio organizzata dal Comune di Osimo, nell’ambito del progetto multidisciplinare OsimoLab.
Era il 1968 quando il celebre divulgatore scientifico, allora quarantenne, seguiva in diretta come giornalista la missione Apollo 8, che portò per la prima volta tre esseri umani fuori dalla gravità terrestre, per orbitare intorno alla Luna e tornare sulla Terra. Vedere per la prima volta, grazie ad una telecamera dell’equipaggio, la Terra dallo spazio, come una piccola pallina, ha avuto per Piero Angela non solo una grande carica emotiva e una forza filosofica, ma ha ridimensionato l’intera visione della sua vita. Tanto che, proprio seguendo le missioni spaziali, ha deciso di smettere di fare telegiornali per dedicarsi solo a documentari scientifici.
Una scelta di campo, totale. Come quella affiorata dalle storie di vita vissuta raccontate da Amalia Ercoli Finzi, professoressa emerita del Politecnico di Milano e prima donna laureata in Ingegneria aeronautica in Italia. Convinta, fin da studentessa, che il futuro è nella tecnologia, ha dimostrato, sconfessando le scuse più comuni, che non è vero che le donne non hanno talento, temperamento e tempo per studiare e lavorare in campo scientifico. Una vita spesa per lo spazio, la sua – a lei si deve la prima discesa su una cometa, con la celebre missione Rosetta e sua è la realizzazione di sistemi per rendere più rigida, stabilizzandola, la grande trave della Stazione Spaziale Internazionale – senza sacrificare la sfera privata. Madre di cinque figli, non chiede parità di genere, ma equità. Ed è certa che il futuro sia rosa.
Storie di passione e determinazione che si sono intrecciate con i contributi dei tanti ospiti di rilievo dell’evento dedicato alla new space economy. Evento in cui si è parlato di tecnologie e infrastrutture spaziali in grado di abilitare applicazioni e servizi per la nostra vita quotidiana, creando valore e benessere e di contribuire alla sostenibilità, con capacità predittive utili per evitare disastri, di turismo spaziale, della necessità di favorire la partecipazione femminile in campo scientifico, dell’importanza della formazione, stimolando, soprattutto le ragazze, allo studio delle materie STEM e della possibilità, per territori come la regione Marche, caratterizzati da sapiente manifattura e da pmi specializzate in elettronica e meccanica, di cogliere occasioni di sviluppo nel settore spaziale. Il tutto con una certezza ineludibile: fare rete, per creare un ecosistema che garantisca un’osmosi continua tra imprese, università e centri di ricerca. Un dialogo che deve rappresentare anche una missione delle istituzioni pubbliche, come sottolineato dall’organizzatrice della manifestazione, Frida Paolella, che col progetto OsimoLab, a cui è delegata, cerca proprio di dare concretezza a questo principio.
L’incontro si è aperto con il contributo dell’Ambasciatrice d’Italia negli Stati Uniti, Mariangela Zappia, per proseguire con i saluti istituzionali del Sindaco di Osimo, Simone Pugnaloni, gli onori di casa dell’imprenditore Enrico Loccioni, che ha ospitato la base del collegamento nei propri laboratori, il messaggio della Direttrice dell’Ufficio per gli Affari dello Spazio Extra-Atmosferico delle Nazioni Unite (UNOOSA), Simonetta Di Pippo, per voce di Veronica Cesco e, in rappresentanza della Regione Marche, l’intervento di Dino Latini, Presidente dell’Assemblea Legislativa delle Marche.
L’evento, moderato dal giornalista scientifico e scrittore Piero Bianucci, ha scandagliato quindi le possibilità dell’economia spaziale, sotto diversi punti di vista, grazie agli interventi di Giorgio Saccoccia, Presidente ASI – Agenzia Spaziale Italiana, Roberto Vittori, Generale e Astronauta, Massimo Comparini, A.D. di Thales Alenia Space Italia, Cristina Leone, Presidente CTNA – Cluster Tecnologico Nazionale Aerospazio, Luigi Pasquali – A.D. di Telespazio, Gianluca Dettori, Presidente Primo Ventures, Marco Molina, Managing Director Sitael, Eugenio Coccia, Rettore GSSI – Gran Sasso Science Institute, Giorgia Pontetti, CEO di Ferrari Farm, Tommaso Ghidini, Capo Divisione Strutture, Meccanismi, Materiali dell’ESA – Agenzia Spaziale Europea e Alessandro Ragnoni, dell’impresa Loccioni.
Il programma della Settimana Mondiale dello Spazio prosegue fino al 10 ottobre. Il 5 ottobre, alle ore 15.00, si parla di “Spazio e moda: creatività oltremisura” e alle 17.00 di “Mentorship, role model, empowerment femminile”. Mercoledì 6 ottobre, alle 14.30 è la volta del tema “Clean space e sostenibilità” e alle 17.00 l’evento dal titolo “Lo spazio è contaminazione – Incontro con i Contamination Lab”. Giovedì 7 ottobre “Spazio… ai giovani” alle ore 15.00 e alle 17.00 focus su “Cluster aerospazio – Esplorando nuove opportunità”, mentre dalle 21.00 alle 22.00 l’incontro “Marche protagoniste nella storia dell’aviazione”. Grandi appuntamenti anche per venerdì 8 ottobre: “Oltre le sfide: interviste a due donne da record”, che vede protagonista alle 15.00 Donatella Ricci e alle 16.00 la Prof.ssa Alessandra Buonanno; si prosegue alle 17.00 con il “160° Anniversario delle relazioni diplomatiche Italia-Usa – Una storia di collaborazioni scientifiche guardando al futuro”. Tutte le mattine, fino al venerdì, previsti collegamenti con le scuole, dalle 10.00 alle 12.00, con esperti del settore spazio e di materie STEM.
Chiusura poi nel fine settimana all’insegna del divertimento, con eventi in presenza, adatti a bambini ed adulti, nel centro storico di Osimo: sabato 9 ottobre, dalle ore 16.00 alle 19.00, possibilità di sperimentare un viaggio spaziale con la realtà virtuale di Cosmoexperience e domenica 10 ottobre, dalle ore 18.00 alle 20.00, percorso esperienziale “Astronomia in tutti i sensi”; entrambi gli eventi a cura dell’Associazione Nemesis Planetarium.