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IMPRENDITORIA, NEL PESARESE DONNE PIU’ BRAVE DEI COLLEGHI AD AFFRONTARE CRISI

imprenditricePESARO URBINO 04 MAR. L’economia pesarese si tinge di forti tinte rosa. Secondo un’indagine realizzata dall’universita’ di Urbino per conto della Cna di Pesaro-Urbino le imprenditrici sono più brave dei loro colleghi uomini nella gestione della crisi economica del nostro Paese.

Si tratta di un significativo spaccato effettuato su 300 microimprese, nelle quali il titolare (50% uomini e altrettanto donne) assume su di se’ tutte le responsabilita’ dell’attivita’. Dall’indagine e’ emerso che sono piu’ numerose le imprenditrici (35,5% contro il 24% degli imprenditori), che dichiarano di aver subito un impatto poco rilevante a causa della crisi. Al contrario sono piu’ numerosi gli imprenditori (21,3% contro il 9,1% delle imprenditrici), che dichiarano di avere avuto un impatto molto rilevante a causa della crisi. Gli effetti della crisi, comunque, sono stati avvertiti dalle imprese soprattutto in termini di riduzione del fatturato, denunciata dal 67% delle imprese, e dalla riduzione del numero di clienti, segnalata dal 51% delle imprese. Uno dei fronti sui quali si sono registrate piu’ differenze tra uomini e donne e’ quello dei crediti: i tempi di riscossione sono aumentati per il 63% degli imprenditori e solo il 9% delle donne; i crediti insoluti sono aumentati per il 34% degli imprenditori, mentre addirittura nessuna delle donne interpellate ha dichiarato di aver avuto questo tipo di effetto; la liquidita’ in azienda, infine, e’ molto peggiorata per il 24% degli imprenditori e solo per il 6% delle imprenditrici. Dalla riceca dell’universita’ di Urbino per conto della Cna pesarese, inoltre, e’ emerso che anche sul fronte delle misure adottare per contrastare la crisi sono emerse significative differenze tra le scelte effettuate da uomini e donne. Tra gli uomini, infatti, e’ stata piu’ elevata la percentuale di coloro che hanno attuato iniziative di tipo ‘offensivo’ o ‘espansivo’, prevalentemente sotto forma di abbassamento dei prezzi (54% contro il 17% delle donne). Da parte delle donne, invece, e’ risultata piu’ marcata la tendenza ad adottare misure difensive, finalizzate alla riduzione dei costi e degli sprechi, alla contrazione dei volumi di attivita’, all’annullamento degli investimenti o al rinvio di quelli gia’ programmati. Il 77% delle donne ha dichiarato, infatti, di aver attuato misure in questa direzione contro il 46% degli uomini. Nonostante questo scenario, il sistema bancario sembra favorire ancora gli imprenditori. A fronte di richieste di finanziamento per la propria attivita’ sono di piu’ gli uomini ad aver ottenuto l’intero importo (85% contro il 73% delle donne), mentre a a preferire i Confidi sono state soprattutto le donne (67% contro il 42% degli uomini).