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Imprenditoria tecnologica, numeri importanti nelle Marche

Giovani e Lavoro

Parlano il linguaggio digitale, ma non dimenticano i valori della tradizione.  La creatività è nelle mani e nella mente di una generazione di imprenditori che sa coniugare  le nuove tecnologie con la centralità dell’uomo.

Sono 3.015 secondo l’ elaborazione dell’Ufficio Studi di Confartigianato su dati Unioncamere, le imprese digitali delle Marche –cresciute negli ultimi tre anni  del 9,9% (+8,5% in Italia), 911 in  provincia di Ancona, 627 a Pesaro – Urbino, 598 a Macerata, 536 ad Ascoli Piceno, 343 a Fermo. Di queste oltre 3.000 aziende, operanti nei settori dei servizi internet, realizzazione di portali web, produzione software e commercio elettronico, 472 sono artigiane, il 15,7% sul totale delle imprese digitali della regione, e in tre anni sono state interessate da un incremento del 6,8%.

Confartigianato organizza domenica 24 marzo alle ore 10.15 a Filottrano presso il Teatro Torquis il convegno “ nuove tecnologie e centralità dell’uomo una necessaria convergenza”.

All’incontro prenderanno parte il presidente ed il segretario generale di Confartigianato Graziano Sabbatini e Marco Pierpaoli, il prof. Gian Luca Gregori Pro Rettore dell’Università Politecnica delle Marche, il prof. Luca Marinelli esperto di social media e nuove tecnologie, Andrea Dini presidente ICT Confartigianato Marche con la testimonianza di imprese che racconteranno la loro storia aziendale legata alle nuove tecnologie. Ad aprire i lavori i saluti del sindaco di Filottrano Lauretta Giulioni.

Secondo le elaborazione dell’Ufficio Studi di Confartigianato nelle Marche la forma di innovazione prevalente nelle micro e piccole imprese è quella di prodotto o di servizio (13,9%); segue l’innovazione organizzativa (gestione aziendale, organizzazione del lavoro, relazioni con l’esterno) con il 13,8%; quindi l’innovazione di marketing con il 13,3% e quella di processo (9,8%) con cui si intendono nuovi processi di produzione, nuovi sistemi di logistica, fornitura e distribuzione o nuove attività di supporto alla produzione.

Creare le condizioni favorevoli all’innovazione d’impresa consente di fornire un contributo rilevante alla crescita dell’economia e dell’occupazione.

Grazie alle tecnologie digitali, le straordinarie competenze e la flessibilità e creatività degli artigiani possono creare nuovi prodotti, conquistare nuovi mercati, raggiungere obiettivi prima preclusi.

Le strategie più efficaci per l’evoluzione in digitale ma anche la formazione sono temi decisivi per il futuro, che vedono Confartigianato impegnata nel presagire il cambiamento e nel costruire percorsi di innovazione.

Secondo l’analisi dei dati’Istat sulla presenza dell’Ict nell’economia italiana consente di delineare le preferenze delle imprese nelle scelte di investimento in beni e servizi digitali effettuate in un triennio.

Nel dettaglio poco meno della metà (44,9%) delle imprese con almeno 10 addetti ha adottato tecnologie relative alla sicurezza informatica, il 27,9% delle imprese ha investito per gli acquisti in beni e servizi legati a applicazioni web o app, il 18,4% per i social media, il 16,1% per il cloud computing, l’11,4% per le vendite online e il 9,9% nell’area internet delle cose. Più selettivi gli investimenti in tecnologie relative ai big data (4,9%), robotica (3,5%), stampa 3D(2,7%) e realtà aumentata e realtà virtuale (1,3%).