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INAUGURATO L’ARCHIVIO STORICO COMUNALE DI COLLI DEL TRONTO

20140329_114457 (Custom)ASCOLI PICENO 31 MAR.  “Memorie di carta rappresenta una delle realizzazioni culturali più importanti del periodo post bellico per il nostro territorio in ambito archivistico e di tutela del patrimonio documentale locale”  ha dichiarato nel suo intervento lo storico sanbenedettese Gabriele Cavezzi in occasione della cerimonia di presentazione dell’Archivio storico comunale di Colli del Tronto.

 

A illustrare contenuti e finalità del progetto provinciale sono stati il Presidente della Provincia Piero Celani e l’Assessore alla Cultura Andrea Maria Antonini alla presenza del Sindaco Tommaso Cavezzi, dell’Assessore Comunale alla Cultura Andrea Cardilli, del dott. Tomassetti in rappresentanza della Prefettura del funzionario della Regione Marche dott. Mazzini e della direttrice dell’Archivio di Stato di Ascoli Piceno, dott.ssa Ciotti che ha spiegato ai numerosi alunni presenti il valore didattico della ricerca e della catalogazione dei documenti.

 

“Si tratta di un progetto significativo che sta raccogliendo sempre più interesse da parte della comunità picena, e non soloha affermato con soddisfazione il Presidente Celanisegno che quando si investe in una progettualità incisiva, arrivano i risultati. Tutelare un bene come la memoria storica rappresenta un impegno che la Provincia ha voluto perseguire con grande convinzione ed entusiasmo sin dalla stipula dello specifico protocollo d’intesa con tutti i 33 comuni del Piceno per non dimenticare le radici del nostro territorio e rafforzare l’identità locale“.

 

Sulla stessa lunghezza d’onda, anche l’Assessore Antonini che ha ringraziato gli Amministratori di Colli per la preziosa collaborazione  che ha contribuito alla riuscita dell’intervento di recupero. Ad introdurre la relazione dell’archivista incaricata Martina Cameli è stato il coordinatore del progetto Andrea Martinelli che ha seguito l’opera di riqualificazione dell’archivio di Colli ricavato nei locali della scuola elementare “Falcone-Borsellino”. “La carta più antica conservata risale al 1809 – ha spiegato la dott.ssa Cameliin tutto, ho catalogato circa 750 documenti tra cui mandati, carte contabili, atti d’asta, certificati e registrazioni anagrafiche“.

 

A seguire si è tenuto il taglio del nastro e la visita da parte di autorità e cittadini alla nuova struttura.