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Intesa con la Regione per la Cassa integrazione in deroga

Firmata l’intesa con la Regione per la Cassa integrazione in deroga. CGIL CISL UIL Marche: nessuno senza tutele in questo momento drammatico.

Venerdì è stata raggiunto l’importante intesa istituzionale tra la Regione e le parti sociali regionali che permetterà a tutti i lavoratori e le lavoratrici dipendenti, privi di altri ammortizzatori sociali, di accedere alla cassa integrazione in deroga per fronteggiare l’emergenza Covid-19.

Si tratta di un’intesa fondamentale per non lasciare nessuno senza tutele in questo difficilissimo momento per il Paese e garantire un sostegno al reddito anche ai lavoratori e le lavoratrici dei settori privati privi delle ordinarie tutele previste nei casi di sospensione delle attività o riduzione dell’orario di lavoro.

Un accordo raggiunto in tempi strettissimi, considerando che il decreto governativo è stato pubblicato solo due giorni prima.

La cassa integrazione in deroga riguarderà tutti i lavoratori e le lavoratrici dipendenti che non possono accedere agli altri ammortizzatori, e in particolare i dipendenti dei settori privati: imprese manifatturiere, servizi, settore agricolo, pesca e terzo settore.

Saranno coperti dalla cassa integrazione in deroga, fino a 9 settimane, tutti i lavoratori dipendenti a prescindere dalla tipologia contrattuale e dall’anzianità di servizio: lavoratori a tempo indeterminato, determinato, somministrati, intermittenti, apprendisti, lavoratori a domicilio, soci di cooperative con rapporto di lavoro subordinato, lavoratori della pesca. Sono esclusi solo i lavoratori domestici per i quali le parti riconoscono la necessità di definire adeguate misure di sostegno.

Le Segreterie regionali di CGIL CISL UIL Marche chiedono che la Regione si faccia con forza portavoce presso il Governo, nel riparto tra le regioni delle risorse stanziale, della necessità di tenere conto della carenza di risorse nei fondi di solidarietà bilaterale che rischia di penalizzare interi settori, oltre alla necessità di sbloccare al più presto le risorse residue degli anni passati e quelle delle aree del sisma.

Chiedono inoltre a Regione, INPS e Governo di rendere i pagamenti della CIGD rapidi per non lasciare i lavoratori senza coperture economiche per lunghi periodi anche  ricorrendo  ad Accordi con le banche per garantire gli anticipi delle prestazioni.