Si è trattato di un’occasione unica per osservare da vicino uno degli oggetti che orbitano nelle vicinanze della Terra anche perché l’asteroide è stato visibile con piccoli binocoli e con telescopi amatoriali modesti.
Al momento del massimo avvicinamento l’oggetto è stato visibile anche dall’Italia, ma un cielo nuvoloso ha rischiato di rovinare le osservazioni programmate; numerose sono state le iniziative organizzate in tutta Italia dall’Unione Astrofili Italiani (Uai).
Del diametro di circa 45-50 metri, l’asteroide è stato scoperto da un gruppo di astrofili spagnoli del programma Survey La Sky Sagra, gestito dall’Osservatorio Astronomico di Maiorca in Spagna, il 22 febbraio 2012 con l’oggetto che era a 4,3 milioni di chilometri dalla Terra.
La sua composizione non è nota e solo con le osservazioni radar si potrà ottenere una stima più precisa delle dimensioni, forma e rotazione di questo sasso cosmico.
Il passaggio è avvenuto molto al di fuori dell’atmosfera terrestre e nel 2026 ritornerà nei pressi del nostro pianeta.