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Lavoro in nero e scarsa sicurezza: stop attività autolavaggio a Fermo

carabinieri

Brutta storia di sfruttamento del lavoro e della disperazione di chi non sa come andare avanti ogni giorno.

I carabinieri dei Nuclei Ispettorato del Lavoro di Ascoli Piceno e Macerata, nell’ambito di un servizio congiunto con il supporto dei militari del Comando Provinciale di Fermo per la prevenzione di infortuni sui luoghi di lavoro e il contrasto al lavoro sommerso, hanno svolto diversi controlli nella provincia di Fermo.

In un autolavaggio sono stati identificati 4 lavoratori, tutti provenienti da paesi extra Ue, di cui 3 irregolari “in nero” richiedenti asilo.

All’interno dell’attività sono stati inoltre riscontrati gravi pericoli per la sicurezza dei lavoratori, primo tra tutti il rischio di folgorazione che ha fatto scattare il sequestro dell’intera attività e la notifica della sospensione, in quanto, oltre alle gravi violazioni in materia di sicurezza, la percentuale dei lavoratori irregolari oltrepassava di gran lunga la soglia limite del 10%. Tra le altre violazioni riscontrate, è emersa la carenza delle condizioni igienico sanitarie minime, la totale mancanza di formazione, informazione e visita medica dei lavoratori, l’assenza del documento valutazione rischi (Dvr), l’omessa nomina del medico competente e l’omessa consegna ai lavoratori dei previsti dispositivi di protezione individuali, nonostante la continua esposizione ad agenti biologici e chimici. Complessivamente sono state rilevate e contestate dodici prescrizioni penali che hanno comportato l’irrogazione di ammende per 52mila euro.