ROMA. 16 GEN. L’Italia è in deflazione lo confermano gli ultimi dati dell’Istat che confermano come nel 2016, i prezzi al consumo abbiano registrato una variazione negativa (-0,1%) come media d’anno.
Era dal 1959, quando la flessione fu pari a -0,4%, che non succedeva.
A dicembre 2016, l’indice nazionale dei prezzi al consumo ha registrato un aumento dello 0,5% nei confronti di dicembre 2015.
Il tasso di inflazione nell’ultimo mese dell’anno è risultato così il maggiore da due anni e mezzo a partire da maggio del 2014, risultando insufficiente a risollevare il risultato dell’intero 2016, che ha chiuso in deflazione per la prima volta da 57 anni.
L’inflazione di fondo, sale a +0,6% a dicembre; al netto dei soli beni energetici si attesta a +0,7%.
La ripresa dell’inflazione nell’ultimo mese 2016 è dovuta principalmente all’accelerazione della crescita dei prezzi dei servizi relativi ai trasporti (+2,6%, da +0,9% di novembre), degli energetici non regolamentati (+2,4%, da +0,3% di novembre) e degli alimentari non lavorati (+1,8%, era +0,2% il mese precedente).