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Liti in famiglia nell’anconetano, gli interventi della Polizia

Cinquantenne molesto ed aggressivo allontanato dalla casa di famiglia
Un uomo della Squadra Mobile (immagine di repertorio)

Uomini della Polizia di Stato sono intervenuti in due diverse occasioni, per liti ai Quartieri Nuovi e in via Aspio Vecchia.

In entrambe le circostanze l’intervento degli agenti era stato richiesto per liti, dunque il personale giunto sul posto provvedeva innanzitutto a riportare la calma tra i litiganti.
In un caso si trattava di una lite in famiglia, fortunatamente senza particolari conseguenze, tra madre e figlio.

Quest’ultimo aveva strattonato la madre in quanto, a suo dire, voleva restare solo in casa e lei ci stava mettendo troppo a prepararsi.

Il personale giunto sul posto apprendeva che il responsabile, un anconetano del 1978, era stato in passato in cura al reparto di psichiatria di Torrette. Dopo una conversazione con l’uomo, che ammetteva di non avere un buon rapporto con i genitori, perché secondo lui, troppo rigidi, questi si convinceva a salire volontariamente sull’ambulanza per un consulto presso il nosocomio, mentre la madre rifiutava le cure mediche.

Riportata la calma e assicuratisi che il giovane era giunto in reparto, gli agenti riprendevano servizio, dopo aver reso edotto la madre delle proprie facoltà di legge.

L’altro intervento vedeva riscontrare sul posto la richiedente, una romena del 1978, che asseriva che il figlio dell’invalida per cui svolge da circa un anno le funzioni di badante, aveva cominciato a pressarla con richieste e attenzioni non gradite.

Fino ad arrivare a minacciarla e danneggiarle l’auto per asserite ragioni di gelosia, tanto che la stessa aveva sporto denuncia.

A dire della donna, il predetto, le impediva anche l’accesso all’appartamento, suo luogo di lavoro.

Anche in questo caso gli agenti, dopo aver ricostruito le fasi della discussione, invitavano la richiedente a formalizzare querela per le ulteriori necessità ed il figlio della donna immobilizzata ad occuparsi della madre per il tempo necessario all’assistenza domiciliare a mandare una sostituta.