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Maltrattamenti in famiglia, violato divieto avvicinamento ad Ancona

Minaccia i figli con fucile da pesca, applicata misura cautelare
Un arresto della polizia (immagine di repertorio)

Nella giornata di ieri, personale delle Volanti interveniva in questa via Macerata per segnalazione di un soggetto sottoposto alla misura di non avvicinamento alla richiedente, che aveva violato il dispositivo.

Giunti sul posto i poliziotti riscontravano la presenza della madre del maltrattante, a tutela della quale lo scorso 23 marzo il GIP di Ancona emetteva la misura cautelare a carico del giovane 27enne, gravato da molti precedenti penali e di polizia, sia in materia di stupefacenti, che per lesioni e maltrattamenti in famiglia.

Da quanto ricostruito dagli operatori il figlio della richiedente, consapevole che la madre ai primi del mese riscuote la pensione, si era fatto trovare in prossimità dell’abitazione familiare ed al rifiuto della genitrice di fornirgli danaro per l’acquisto di stupefacenti, la spintonava, approfittando della sua debolezza per entrare in casa, lasciando la donna al di fuori dell’uscio. La donna richiedeva quindi l’intervento del personale di Polizia, avvisandone al contempo il figlio, che nel mentre la stessa si recava in strada ad attendere la pattuglia, si allontanava dalla casa familiare. La Centrale Operativa inviava quindi un’altra pattuglia che giunta sul posto si metteva alla ricerca del reo, che in tanto veniva rintracciato ad una distanza comunque inferiore ai 500 metri disposti dalla misura cautelare. Il giovane veniva quindi condotto presso gli Uffici della Questura e tratto in arresto, in attesa della convalida fissata per stamani. Al termine dell’udienza il giudice disponeva la liberazione del maltrattante rinviando la trattazione nel merito al giudice del procedimento principale.

La Polizia di Stato, da sempre vicina alle Donne vittime di violenza, ribadisce la correttezza del comportamento della parte lesa, che ha prontamente avvisato le forze dell’Ordine, senza consentire al figlio di avvicinarsi alla sua persona.

Per questo motivo bisogna imparare a comprendere i segnali di pericolo e a reagire e se ci si sente in pericolo è bene chiamare subito il numero unico di emergenza 112.
Purtroppo sia nel caso di violenza domestica, che di stalking, il rischio di recidive è tra il 7% ed 9%. Per questo motivo i poliziotti della Divisione Anticrimine della Questura provvedono periodicamente a verificare l’attualità delle condotte poste in essere ai danni delle vittime, anche al fine di richiedere adeguate misure di sorveglianza speciale a carico degli indagati.
Il Questore di Ancona: “ esserci sempre è anche continuare a vigilare sulle vittime di reato per garantire loro sicurezza e protezione”