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NOTA DELLA CGIL MARCHE SULLA “RIFORMA DELLE COMUNITA’ MONTANE”

sanità

cgil_bandiereANCONA. 30 LUG. Riceviamo e pubblichiamo nota di Alessandro Pertoldi, Segretario Generale Marche della CGIL Marche Funzione Pubblica.

“La proposta di legge 294 ad iniziativa della Giunta Regionale che nel dare attuazione alla normativa statale nota come “spending review” (decreto – legge 95/2012 convertito in legge 135/2012) prevede la costituzione delle “Unioni dei Comuni Montani”, necessita di opportuni correttivi al fine di non disperdere le buone prassi nella gestione dei servizi che hanno contraddistinto le Comunità Montane della nostra Regione.

Il processo di riassetto istituzionale non può prescindere dal valutare attentamente le peculiarità dell’area montana, una realtà dove 72 Comuni su 98 appartenenti alle attuali Comunità hanno meno di 3.000 abitanti.

L’invito pressante della Funzione Pubblica CGIL alla Giunta Regionale è di prendere in seria considerazione il contributo che viene dalle Rappresentanze Sindacali Unitarie dei lavoratori che a partire dalla  conoscenza delle problematiche dell’area montana hanno avanzato delle proposte di modifica che vanno nella direzione di un rafforzamento del “sistema montagna” e quindi della tutela dei diritti dei cittadini nonché di maggiori garanzie per il personale al fine di evitare il rischio di dichiarazioni di eccedenza con conseguenti ricadute sul piano occupazionale.

La costituzione delle Unioni dei Comuni Montani deve collocarsi in una logica di continuità istituzionale con le Comunità Montane e non può rappresentare un’operazione di sola “immagine”.